La cronaca mondana.

Un genere di tipo giornalistico, derivante dalla letteratura rosa, nel cui campo rientrano le vicende private che accadono in ambito sentimentale e amoroso a personaggi famosi, finalizzate a stimolare, anche in maniera aggressiva, la curiosità di chi legge o ascolta una determinata notizia. Tale progenitore della «stampa scandalistica», come la sua “moderna incarnazione”, si dimostrava in grado non solo di generare un aumento di popolarità nei personaggi coinvolti e un conseguente incremento della loro visibilità mediatica, ma anche di provocarne l’effetto contrario, finendo per causarne una caduta di immagine nei confronti del pubblico, dei media e della critica.

A trattare con estrema efficacia l’argomento, ambientandolo in una Roma di tipo neodecadente, con un’atmosfera tra sogno e spettacolo, condito da una feroce critica all’ambientevuoto e privo di valori della capitale, un genio assoluto del cinema italiano, Federico Fellini, con il film La Dolce Vita del 1960, coadiuvato da Marcello Mastroianni con cui collaborerà in futuro su tre anni dopo, e un cast al femminile con Anita Ekberg / Anouk Aimée / Yvonne Furneaux / Magali Noël / Nadia Gray / Laura Betti / Ida Galli / Valeria Ciangottini / Renée Longarini.

Marcello Rubini, che da anni lotta per diventare un romanziere, per mantenersi svolge il lavoro di giornalista specializzato in cronaca mondana, ritrovandosi, protagonista o testimone privilegiato, dei vari aspetti della vita falsamente gratificante del jet-set cittadino, con i suoi riti, le sue nevrosi e i suoi drammi, passando con indifferenza da una relazione all’altra. Prima ha a che fare con una giovane ricchissima e annoiata della vita, di nome Maddalena, per poi folleggiare con un’attrice americana che, di notte, fa il bagno nella Fontana di Trevi, e occuparsi della morte di un suo amico intellettuale, Steiner, suicidatosi insieme ai suoi figli, che lo lascia sconvolto, e lo spinge a cercare di costruirsi una vita familiare.

Dopo essersi occupato del pezzo su un’orgia nella casa di un nobile a Fregene, di uno squallore tedioso e alquanto disgustoso, assiste al sorgere del sole camminando sulla spiaggia adiacente l’abitazione dove è avvenuto il tutto, incontrando una ragazzina dallo sguardo limpido e innocente, per poi ritornare alla sua vita raminga e solitaria di “osservatore delle vicende altrui”.

La Dolce Vita – il Cuore di Tenebra insito nella buona società

FONTEwikipedia.org / cinematografo.it / mymovies.it
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