Nel cuore di Mergellina, all’interno della chiesa di Santa Maria del Parto, è celato il luogo dell’ultimo riposo del poeta Jacopo Sannazaro che, originariamente, possedeva una gran parte della zona mergellinese. Durante l’assedio perpetuato dai Francesi nel 1528, scelse di far dono di tale possedimento ai Servi di Maria, scegliendo di edificare anche due chiese – tra cui quella di Santa Maria, dove fu sepolto per sua stessa richiesta – che testimoniassero emblematicamente, tramite le strutture in marmo, la potenza della sua poesia. Descritta da Benedetto Croce come un’armoniosa combinazione tra sacro e profano – tratto caratteristico della poetica del Sannazaro – in una commistione di fede nel Cristianesimo e di estetica nel paganesimo. Il sepolcro presenta, ai suoi margini, due statue raffiguranti Apollo e Minerva con, al centro, l’urna funebre posizionata sotto il busto dell’artista, affiancato da due amorini.

FONTEvesuviolive.it
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