I ricercatori della Griffih University, in Australia, in collaborazione con l’Arkenas – principale centro di ricerca archeologica dell’Indonesia – hanno individuato le prove dell’esistenza della più antica arte rupestre del mondo.

Individuata nella regione delle Sulawesi meridionali – e, più precisamente, nella grotta calcarea di Leang Tedongnge – l’immagine rupestre consiste in una rappresentazione di un cinghiale endemico, tipico del territorio indonesiano.

La suddetta grotta, situata in una valle circondata da ripide scogliere calcaree, è unicamente accessibile solo tramite uno stretto passaggio nella stagione secca, dato che il fondovalle è, durante l’anno, completamente ricoperto d’acqua, e non è mai stata visitata prima dagli occidentali.

L’opera – che risulta risalente a un periodo di almeno quaranta cinquemila e cinquecento anni fa – è composta da un pannello in arte rupestre, dipinto con un pigmento rosso ocra, e posizionato sopra un’alta sporgenza lungo la parete posteriore di Leang Tedongnge.

Nel dettaglio, l’immagine è il “ritratto” di un maiale dotato di una corta cresta di peli eretti e di un paio di verruche facciali somiglianti ad un corno davanti agli occhi – una caratteristica dei maiali con verruche di Sulawesi maschi adulti – cacciati dalle popolazioni indigene.

Ma, oltre a servire da cibo, venivano anche raffigurati nell’arte rupestre dell’isola nel periodo dell’era glaciale, in funzione di “fulcro del pensiero creativo e dell’espressione artistica”, come rappresentazione di ciò che è in attesa di recupero nella vasta zona delle isole oceaniche situate tra l’Asia e l’Australia-Nuova Guinea, oggi nota come “Wallacea”.

A permettere l’antichità dell’affresco, la presenza di una minuscola formazione sulla zampa posteriore del maiale, identificata come un deposito di carbonato di calcio, formatosi in maniera naturale sulla superficie della parete delle caverne che fu utilizzata come” tela” per uno dei primissimi esemplari della cosiddetta “arte rupestre”.

Fonte articolo: Griffith University & Science Advances

Fonte foto: keblog.it

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