La rivista Nature Genetics, ha pubblicato un’importante ricerca sviluppata dal Massachusetts General Hospital e dall’Università di Exeter, nella quale sono stati identificati sia i geni che i neuroni alla base dei problemi di insonnia.

Basandosi sui dati di circa 500 mila persone presenti in Biobanca del Regno Unito, e utilizzando i dati derivati su studi simili fatti su 15 mila norvegesi e 2200 americani, i ricercatori sono riusciti a rintracciare 57 geni collegati ai sintomi dell’insonnia.

Ora che è stata dimostrata la correlazione tra la mancanza di sonno e l’insorgere di disturbi cronici, l’obbiettivo da raggiungere è diventato quello di riuscire a sviluppare nuovi trattamenti per curare la depressione e le malattie del cuore causate da questo disturbo.

Oltre ai 57 geni che causano tale problema, sono state identificate all’incirca 956 regioni del Dna che vi contribuiscono. La cosa più stupefacente è il fatto che esse non sono coinvolte nei circuiti cerebrali che regolano il dormire, ma in quelli che permettono di regolare emozioni, stress e tensione.

Ad influenzare non solo la quantità, ma anche la qualità del riposo di chi dorme, possono esserci fattori molteplici e di varia natura. In diverse occasioni l’origine può essere imputabile a una sola causa mentre, in altre, vi sono più motivi che finiscono per contribuire all’insorgenza del disturbo.

A volte, l’influenza di fattori di natura psicologica come tensioni emotive, preoccupazioni legate alla famiglia, problemi di natura economica, possono causare ansia e stress; ma, talvolta, la causa può essere imputata alla presenza di fattori ambientali.

Determinate malattie come disturbi di tipo epatico, respiratorio, gastroenterico, cardiaco ma anche depressione, disturbi neurologici e psichiatrici di varia natura possono fungere da causa primaria di tali disturbi una volta che ci si è messi a letto.

Sintomi come sonnolenza, diminuzione della capacità di concentrazione, problemi della memoria, irritabilità e stanchezza generale finiscono per influenzare negativamente la qualità della vita del soggetto che dorme poco e male.

Il corpo umano necessita di riposo per poter recuperare le forze, salvaguardando la propria efficienza fisica e per riuscire a rinforzare il sistema immunitario: senza, avviene una diminuzione delle difese dell’organismo e una maggiore suscettibilità a malattie ed infezioni.

Un cane dunque, che si morde la coda, quindi il messaggio non può che essere…dormire per stare in salute!

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