Molti appassionati di cinema si staranno chiedendo quando e se si potrà tornare nelle sale una volta conclusasi l’epidemia.
Finalmente c’è una bella notizia per loro.
A Roma, la Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa (CNA) si è accordata con alcuni esercenti locali per riportare in auge un mito del passato cittadino: il cinema Drive-In.
La capitale ha un passato glorioso nel campo, grazie alla creazione, nel 1954, del più grande cinema di questo tipo in Europa. Ora, dato che il distanziamento sociale sembra dover rimanere obbligatorio per un bel po’ di tempo, il gruppo di imprenditori citati ha deciso di investire in questa idea, antiquata, ma geniale.

Ma cos’è un cinema Drive-In?
Il concetto di Drive-In nasce negli Stati Uniti, negli anni ’50, durante il boom dell’automobile. L’auto è, per la sua stessa natura, luogo di privacy, ma anche estensione della persona; ciò ha indotto ad immaginare e creare attività che si potessero svolgere anche restando al suo interno. Certo, escluse alcune piccole comodità, ormai questa idea sembra un po’ una forzatura. Una forma di esagerazione, espressione di una società che amava eccessivamente l’automobile.
In tempo di quarantena, però, questo strumento potrebbe rivelarsi utile per alleggerire le limitazioni, nel massimo rispetto delle misure di contenimento e distanziamento.
Secondo il sottosegretario del CNA Roma: “Questo primo passaggio porta il CineDrive a fare da apripista per le successive aperture delle arene cinematografiche ed infine alla riapertura delle nostre sale cinematografiche (che riteniamo non sarà immediata). Questa grandissima opportunità ci consentirà non solo di non farci trovare orfani del grande schermo, ma ci darà la possibilità di vivere la magia delle serate all’aperto in macchina, come nelle immagini dei drive-in di tanti anni fa“.
Gli ideatori dell’iniziativa contano sul sostegno del Comune di Roma e della Regione Lazio per il loro progetto, che sarà sicuramente da considerare, tenendo a mente i danni inimmaginabili subiti dal settore.

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