Dichiarazione del ministro della salute, che anticipa il traguardo della fine dell’epidemia, fissato a settembre dal nuovo commissario all’emergenza Francesco Figliuolo, alla seconda metà della primavera.

Pur essendo in pieno lockdown, la linea del governo è realistica, in un’intervista alla Repubblica il Roberto Speranza dichiara che le adozioni delle misure anti-contagio stabilite nel nuovo decreto del Governo Draghi siano il guardare in faccia i problemi reali e che non possono essere sottovalutati, e che non è fondamentale essere rigoristi o aperturisti.

Continua sottolineando che la variante inglese oramai è prevalente nel nostro Paese, tanto da rappresentare il 54% dei casi, e che ci si aspetta un dato più alto ancora, e che di conseguenza bisogna curvare le misure a seconda delle necessità.

Ecco che le chiusure sono state necessarie, soprattutto dopo la pressione che gli ospedali stanno subendo, e non a caso i governatori delle varie Regioni ne hanno preso atto, anche i più riluttanti. Chiarisce anche che il primato del diritto alla salute è l’asse che guida tutto il governo e che vi è l’obbligo morale e il dovere costituzionale di tutelare un diritto fondamentale di ogni individuo.

Queste precauzioni, questa curvatura e restrizioni avranno effetti nelle prossime settimane, che che rispetto ai precedenti lockdown ora abbiamo i vaccini e la campagna sta andando verso i tempi giusti. questo porta a pensare che unite le due cose, si potrà sperare nella ripresa e nel miglioramento già nella seconda metà della primavera.

Per la prima volta si parla di un futoro prossimo fattibile, solo negli ultimi tre giorni sono stati fatti in media 200mila vaccini al giorno, e di risultati saranno visibile presto. Il ministro ribadisce anche la piena sicurezza dei vaccini, viste le ultime discussioni per alcuni eventi gravi, e evidenzia che la verifica non mancherà mai sui prodotti e le case farmaceutiche.

Inoltre, assicura che ci saranno 52 milioni di fiale nel secondo trimestre e nuove dosi disponibili saranno somministrate dai pediatri, gli odontoiatri e gli specialisti ambulatoriali coinvolti nella campagna vaccinale.

fonte articolo: notizie.virgilio.it

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