Il Vesuvio da 71 anni silenzioso e stagliato all’orizzonte come un gigante dormiente, nei giorni scorsi è stato oggetto di grande interesse, nonché timore, da parte dei cittadini napoletani.

Un gruppo di sub dopo un’immersione al largo di San Giovanni a Teduccio ha dato l’allarme, informando tanto la Capitaneria di Porto quanto i media, con un video che mostrava il mare ribollire.

La parola che ha scatenato la paura è stata “GAS”, pronunciata da uno dei testimoni dell’evento. Il video immediatamente è risultato virale, tanto a Napoli quanto nell’intera Nazione, diffondendo la sicurezza che qualcosa di pericoloso stesse per accadere.

L’immediata smentita da parte della capitaneria di porto che ha più volte sottolineato che non si trattava di un fenomeno “vulcanico”, non ha rassicurato le persone che continuavano a sostenere che si trattasse di un complotto di stato per tenere nascosta la verità.

Cresceva la paura che il Vesuvio sarebbe esploso di lì a poco, anche se in realtà sarebbe stato sufficiente guardare con attenzione il video per accorgersi che non c’era alcuna risalita di gas dalle profondità del mare. Se ci fossero state infatti sacche di gas, queste, raggiunta la superficie, sarebbero scoppiate come bolle di sapone, provocando schiuma ed altro.

Dal video si evince solo la risalita di un flusso di acqua verticale dalle profondità del mare, che in superficie muove a raggiera e solleva leggermente la parte alta del mare. Sarebbe bastato un occhio un pochino più attento per accorgersi che quel flusso d’acqua poteva arrivare solo da una conduttura idrica rotta, oppure da una conduttura fognaria esplosa, ed infatti pare che questa seconda ipotesi sia quella giusta e che sia saltata proprio una condotta fognaria.

Inutile sottolineare che una fogna saltata non desta lo stesso scalpore del Vesuvio che sta per esplodere o di qualsiasi altra catastrofe naturale.

FONTEAnsa.it
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Dott.ssa Assunta Mango, laureata in economia all’Università Federico II, giornalista, scrittrice, ricercatrice e mobility manager, addetta alla selezione e valutazione del personale nonché progettista presso il Comune di Napoli. Ha pubblicato: “Napoli Esoterica: I tre Decumani“, "Tempo e Tradizioni: I mestieri nel Presepe Napoletano", "Storie e leggende tra i due laghi“, "Mirate al cuore", "Io, sono Giuditta". Regista e sceneggiatrice di commedie teatrali e socia fondatrice dell’Associazione “Oltre i Resti“.