In questi giorni, l’Arpa Campania ha dato il via ai campionamenti delle acque di balneazione del litorale della Campania – quarantuno in provincia di Caserta / cento quarantotto in provincia di Napoli / cento trentanove in quella di Salerno – che saranno effettuati mensilmente per prevenire un maggiore pericolo di inquinamento. Sono previsti, inoltre, ulteriori prelievi per riuscire a valutare eventuali presenze di schiume e mucillagini, come pure avvistamenti per prevenire invasioni di meduse, presenza di rifiuti solidi in acqua e sversamenti di reflui industriali, svolgendo determinazioni analitiche su quasi cinquecento chilometri di costa che è stata adibita alla balneazione. I campioni, una volta raccolti, verranno analizzati per la ricerca dei parametri batteriologici Escherichia coli ed Enterococchi intestinali, considerati come validi indicatori di una possibile contaminazione fecale dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, insieme alla potenziale rilevazione della presenza di sostanze come tensioattivi, idrocarburi, nutrienti e fitoplancton nel caso di situazioni anomale.

FONTEansa.it
Articolo precedenteDaniel Defoe e il fantasma della Signora Veal
Articolo successivoAscalesi: nuovo macchinario per i nei a rischio melanoma