Far capire agli altri l’amore che si prova per il proprio amico peloso non è cosa semplice e, soprattutto, la sofferenza che si prova quando ci lascia.
Perdere un animale amato, è la paura più grande che ciascuno di noi possa provare.
Secondo diversi studi, la morte di un animale che abbiamo amato è una vera e propria esperienza di lutto, un trauma che lascia un vuoto immenso, comparabile alla perdita di una persona cara.
C’è un antica leggenda tramandata dai nativi americani, popolo saggio che ha sempre vissuto in armonia con la natura e con ogni creatura terrestre, la leggenda del Ponte Arcobaleno, in cui si può trovare la speranza per armonizzarci con le leggi della vita ed accettare questa perdita inevitabile.
La leggenda narra che il Ponte dell’Arcobaleno sia un posto speciale che connette la terra al Paradiso.

“Giunti alle soglie del paradiso, tutti noi un giorno avremo modo di scoprire che là vicino esiste anche un altro luogo meraviglioso, con verdi prati, fiori d’ogni genere, alberi, colline e ruscelli azzurri come il cielo. Il suo nome è Ponte dell’Arcobaleno, per via dei bellissimi colori che lo caratterizzano. In questo incredibile spazio aperto dove la natura esalta il suo splendore, continuano a correre e giocare i nostri amici speciali, quelli che per il tempo che gli è stato concesso hanno vissuto al nostro fianco e che mai dimenticheremo.
Al Ponte Arcobaleno vi trovano tutto ciò che occorre: abbondanza di cibo e d’acqua fresca, il sole che sempre splende, piccole tane, piante profumate da annusare, tanta compagnia. Un paradiso tutto per loro in cui potersi sentire felici e al sicuro. Là, gli amici che hanno concluso la loro permanenza sulla Terra perché vecchi o ammalati adesso sono sani e forti, poiché ogni male viene curato e ogni ferita scompare senza più lasciar traccia.
Ogni animale è davvero felice, sebbene qualcosa in realtà gli manchi: in quel luogo che in vita li aveva accolti, chiamato “casa”, e che sta tanto lontano oltre la linea dell’orizzonte, vi sono ancora molti di coloro che amano e che considerano speciali. La nostalgia per quelle voci, le carezze, i piccoli riti quotidiani, è grande, ma accade che ogni tanto uno di questi animali si fermi all’improvviso, che lasci gli amici del suo grande gruppo, i giochi e le corse, per guardare lontano, verso quella linea, gli occhi attenti, vivaci e luminosi.
Tutti i sensi saranno all’erta, il corpo vibrerà di eccitazione, le zampe faticheranno a star ferme e il cuore palpiterà di impazienza. Poi, con un balzo in avanti, riprenderà a correre senza quasi sfiorare il prato sotto di sé, perché, ti avrà visto e riconosciuto, arriverà da te quasi volando, lo raggiungerai senza fatica alcuna, e vi abbraccerete ridendo, consapevoli che niente più potrà dividervi ancora. Ritroverà le tue mani e la tua voce, e tu il piacere di accarezzarlo e di godere del suo affetto incondizionato che tanto ti era mancato, sebbene mai era venuto meno il ricordo di lui, sempre vivo e presente.
E, allora, attraverserai in sua compagnia il Ponte Arcobaleno, che vi vedrà uniti per sempre”.
La leggenda del Ponte dell’Arcobaleno può essere raccontata anche ai bambini, per confortarli e far capire loro che l’amico a 4 zampe li sta aspettando, con pazienza e devozione, dall’altra parte dell’arcobaleno.

FONTEilportaledibirillo.it e DiLei.it
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Esercita la Professione di Avvocato. Ama il Diritto e tutto ciò che ne scaturisce. Coltiva la passione per la scrittura e la lettura. Apprezza l'Arte sotto ogni sua forma. Sostiene la tutela dell'Ambiente e degli Animali.