I sismologi dell’Università di Berkeley, in California, hanno da poco pubblicato uno studio sulla rivista Nature Geoscience, che rivela come lo strato più interno del nostro Pianeta, ovvero il nucleo terrestre, stia lentamente crescendo in maniera asimmetrica. Tramite un’elaborata serie di simulazioni effettuate al computer, riuscendo a combinare numerosi e diversi calcoli, il gruppo di esperti è riuscito a scoprire che il suo nucleo potrebbe essere diventato “storto” in quanto, una parte di esso, che sembra corrispondere all’area sotto l’Indonesia, sta crescendo più velocemente rispetto alla parte che, invece, è sita sotto il Brasile. Secondo gli esperti, il nucleo interno sta diventando asimmetrico in quanto una sua parte cresce più velocemente dell’altra per via del nucleo esterno che assorbe più calore dal lato est sotto l’Indonesia rispetto all’ovest sotto il Brasile.

Normalmente, il raggio della sezione interna dovrebbe crescere, in maniera uniforme, di un solo millimetro annuo, ed è la gravità a correggere la crescita asimmetrica a Est, spingendo nuovi cristalli di ferro, che poi si raggruppano in strutture reticolari, che finiscono per estendersi lungo l’asse nord-sud del nucleo, formando delle “autostrade sismiche” che permettono alle onde di origine sismica di poter viaggiare più rapidamente in tale direzione. Di solito, ogni strato della Terra si ritrova controllato da ciò che è sopra di esso, ed influenza ciò che è al di sotto; attualmente, il nucleo interno si sta progressivamente congelando dal nucleo esterno liquido, rischiando di tramutarsi come una palla di neve con più strati, con il nucleo esterno che viene quindi raffreddato tramite il mantello sopra di esso.

Ma come mai un lato del mantello è più freddo dell’altro?                                                                                                                    La teoria maggiormente accreditata è che le placche tettoniche potrebbero essere in parte responsabili del fenomeno; quando delle placche fredde sprofondano più in profondità sotto la superficie terrestre nelle zone di subduzione, finiscono per contribuire a far raffreddare il mantello sottostante.  Però, se il raffreddamento del mantello può davvero avere un qualche impatto sul nucleo interno è, per il momento, ancora oggetto di dibattito, e serviranno sicuramente molte altre ricerche per riuscire a chiarirlo.

Fonte articolo: nature.com & livescience.com

Fonte foto: blueplanetheart.it

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