Ormai il giallo continua da giorni e mentre i dubbi sulla possibile morte del leader nordcoreano Kim Jong Un sono ormai dubbi bollenti.

Kim Yo Jong, la sorella del dittatore recentemente scomparso dalle scene e sua confidente stretta si sta guadagnando i riflettori della ribalta e, forse, il posto di comando. Per quanto riguarda il leader politico, sono due settimane che non compare sulle scene pubbliche e girano indiscrezioni sulla sua morte.

Che io sappia è già morto” ha dichiarato all’AdnKronos Francesco Sisci, sinologo e professore di politica internazionale all’Università di Pechino, “a causa di una grave crisi cardiaca“, anche se per l’annuncio “potrebbero volerci giorni, ma anche mesi“. Sisci non è l’unico a sostenere l’ipotesi che ‘Kim’ possa non essere sopravvissuto all’intervento cardiaco che, secondo quanto riportato dal sudcoreano Daily NK, sarebbe avvenuto d’urgenza domenica 12 aprile.

I media locali al momento non hanno fatto trapelare nulla e data l’incertezza continueremo con l’uso del condizionale per non divulgare fake news come già Trump ha classificato la notizia.

Per quanto riguarda la sorella, dicevamo, potrebbe essere la prossima in linea di successione. Una donna di quasi 32 anni con formazione in un collegio svizzero, ha sempre seguito le linee guida del fratello maggiore, accompagnandolo agli incontri ufficiali (anche con Trump) e facendosi incarico della propaganda di Pyongyang. Per quanto riguarda toto-leadership potrebbero concorrere la sorellastra Kim Sol-song e il fratellastro Kim Pyong-il.

In campo diplomatico però ci potrebbero essere riscontri nel nucleare (ricordiamo che la Corea del Nord è stato argomento di discussione presso l’ONU dato che non ha firmato e non fa parte delle nazioni che hanno firmato il Treaty on the Non-Proliferation of Nuclear Weapons – NPT).

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