Una dipendente di un ufficio postale di Vobbia, nell’alta val Scrivia, in provincia di Genova, è stata arrestata con l’accusa di aver intascato soldi dai conti dei clienti – nascondendo gli ammanchi con libretti cartacei falsi – allo scopo di giocarli al casinò.

L’indagata, ai domiciliari, è accusata di presunto peculato, falso ideologico e materiale in atto pubblico, autoriciclaggio e accesso abusivo a sistema informatico; con la truffa seriale messa in atto ha privato 19 clienti di 440 mila euro a partire dal 2000.

Dall’indagine in atto, iniziata nei primi mesi dell’anno dopo le denunce di diversi correntisti che hanno notato numerosi ammanchi, l’impiegata avrebbe sfruttato la sua posizione di unica dipendente e responsabile dell’ufficio postale da circa 20 anni.

FONTEAnsa.it
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