“Anomalie” dagli abissi del tempo

È possibile che un’antica scultura greca dimostri l’esisteva di avanzata tecnologia sulla Terra migliaia di anni fa? Secondo molti, l’oggetto raffigurato assomiglia a un moderno computer portatile. Ma l’immagine ci sta rivelando che una avanzata tecnologia è esistita sul nostro pianeta in un lontano passato? O stiamo guardando soltanto la prova finale di “viaggio nel tempo”, come molti altri suggeriscono? La verità è che questo “oggetto misterioso” somiglia o a un forziere o a un prodotto di tecnologia moderna, più precisamente un “laptop”, o più semplicemente un computer portatile.

L’immagine misteriosa è un’antica scultura funeraria greca, che risale a circa 100 a.C. e raffigura una ragazza in possesso di un oggetto misterioso che viene osservato da una donna di fronte a lei, e si trova al Paul Getty Museum, a Malibu, in California, Stati Uniti. In molti pensano che l’oggetto misterioso tra le mani dalla giovane donna sia un’ulteriore prova della tecnologia avanzata presente sul nostro pianeta migliaia di anni fa. Le persone, guardando la scultura in rilievo e il misterioso oggetto mostrato non possono fare a meno di confrontarlo con un computer portatile moderno.

In una foto scattata da un turista a caso da un angolo migliore, si può vedere che l’oggetto è ampio con una struttura troppo stretta per essere uno scrigno e non corrisponde alle raffigurazioni del mitico vaso di Pandora e, se si guarda la scultura viene da pensare alle storie greche circa l’oracolo di Delfi: questo oggetto avrebbe potuto permettere ai sacerdoti di connettersi con gli dei e recuperare informazioni avanzate di vari aspetti. E non si può fare a meno di pensare che Erich von Däniken ha avuto sempre ragione quando ha detto che la maggior parte di questi mitici artefatti magici erano stati donati ad un gruppo molto ristretto di individui in antiche civiltà ed erano dispositivi ad alta tecnologia simile a quelle che abbiamo oggi.

D’altronde non si può ignorare il meccanismo di Antikythera, che proviene anche dalla Grecia, che secondo molti è indicato come il primo computer avanzato della storia, e scoperto nel 1900 nel corso del recupero di un naufragio al largo dell’isola greca di Antikythera. Il dispositivo metallico è costituito da trentasette diversi tipi di ingranaggi ed è così complesso che molti lo considerano come il primo computer analogico fatto dall’uomo. Trovato in una scatola di legno di 340 millimetri × 180 millimetri x 90 millimetri, il dispositivo è un meccanismo di orologeria complesso composto da almeno trenta ingranaggi in bronzo; i suoi resti sono stati trovati in ottantadue frammenti separati, di cui solo sette contengono alcun ingranaggi o iscrizioni significative.

Il più grande ingranaggio è circa centoquaranta millimetri di diametro e in origine aveva duecento ventitré denti. Molte persone condividono le credenze di autori come von Däniken riconoscendo che siamo stati visitati in un lontano passato da esseri extraterrestri, altri, invece, si rifiutano di accettare l’idea e si oppongono a tutte le teorie. Quello che è certo che l’oggetto raffigurato nella antica scultura greca è e rimane un mistero per molti e, come per molte altre raffigurazioni strane trovate in tutto il mondo, possiamo solo teorizzare ed immaginare quello che una scultura di cento anni prima di Cristo sta rappresentando e testimoniando.

 

Fonte articolo & foto: https://telodiciamonoisevuoi.altervista.org/2016/02/08/antica-scultura-greca-mostrerebbe-laptop, Fabio Giovanni Rocco, 08 febbraio 2016

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