La solidarietà tra donne.

Uno “pseudomeccanismo” di difesa, che si attiva quando due o più “soggetti femminili” si coalizzano per aiutarsi in determinate situazioni, nella speranza di fare la cosa giusta o di portare soccorso a chi si ritrova in difficoltà. Spesso, ciò avviene quando una di loro rischia di fare un passo falso, o intraprende una strada pericolosa o “senza via di uscita”, che rischia di portarla a pagare conseguenze che non ha sempre prospettato con lucidità. Tali alleanze, a volte, possono nascere in ambito matrimoniale, quando un rapporto – partito nella fase iniziale dell’innamoramento – finisce per affievolirsi spesso in una “routine infernale” che finisce per spegnere qualsiasi gioia e desiderio, fino ad arrivare al punto di considerarsi, ormai, come due estranei che vivono sotto lo stesso tetto.

Ad indagare su quella che viene definita da molti solamente come una “leggenda urbana” – attraverso la “perfezione del numero quattro” – e un rigoroso ritratto al femminile degno dei film del compianto cinesata italiano Antonio Pietrangeli – autore di pellicole del calibro de Il Sole negli Occhi /  Adua e Le Compagne / La Parmigiana / Io La Conoscevo Bene – il regista svedese Ingmar Bergman nel film del 1952 Kvinnors Väntan – giunto nel nostro paese ben otto anni dopo, nel 1960, con il titolo Donne in Attesa.

In una casa in riva a un lago, quattro mogli sposate a quattro fratelli – Annette / Rakel / Marta / Karin – si scambiano le loro esperienze passate.

La prima, Annette, non si fa problemi ad ammettere che tra loro la comprensione è solo di facciata, e che ormai sono arrivati agli sgoccioli. La seconda, Rakel, rivela senza alcun apparente problema di aver tradito il suo sposo, nella speranza che lui superasse l’apparente frigidità che, da diversi anni, lo anima senza che lui riesca a liberarsene. Marta, invece, analizza come, dopo la morte del suocero e la nascita di un figlio, il suo matrimonio abbia finito per incrinarsi, dopo una prima fase di felicità. Karin, infine, racconterà di come, rimasta bloccata per diverso tempo in ascensore con il marito, sia riuscita a ricostruire con lui un rapportoschietto e sincero” dopo un confronto non facile, ma aperto come mentalità.

FONTEwikipedia.org
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