Dopo l’aeroporto di Helsinki, i cani anti-Covid arrivano anche in Italia, grazie all’iniziativa di I-Sec Italia srl, società di servizi di sicurezza aeroportuale, in collaborazione con la società finlandese Nose Academy Oy, start-up di ricerca scientifica specializzata nell’addestramento di cani in grado di rilevare malattie negli esseri umani attraverso l’olfatto.

Sulla base dei test preliminari, sembra che i cani siano in grado di ottenere risultati migliori rispetto agli attuali test Covid in commercio che si basano su tecniche molecolari.

L’efficacia del loro impiego risiederebbe non solo nel rendere più sicuri gli spostamenti (permettendo quindi l’allentamento delle restrizioni), ma  anche nell’evitare quarantene non necessarie a chi vola, diffondendo così un maggiore senso di fiducia.

In futuro i cani anti-Covid potrebbero essere utilizzati in molte altre strutture particolarmente esposte al virus, ad esempio per identificare gli infetti nelle case di cura o di riposo.

Come fiutano il virus prima del tampone?

Questi cani addestrati al rilevamento di profumi medici sono stati precedentemente utilizzati per l’identificazione di diversi tipi di cancro. I ricercatori delle facoltà di veterinaria e medicina umana dell’Università di Helsinki, che hanno lavorato insieme alla start up all’addestramento dei cd. “cani Corona“, seguendo lo stesso metodo sono riusciti così ad addestrare i primi cani in grado di distinguere i campioni di urina dei pazienti Covid da campioni di urina di individui sani.

I ricercatori stanno ora avviando un’ampia raccolta di campioni di pazienti risultati positivi al Covid per addestrare più cani possibili.

Fonte: Quifinanza.it 23 Gennaio 2021

Fonte foto: it.mashable.com

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