Abbandonata la scontatezza della quotidianità a causa dell’isolamento forzato, torneremo a stupirci rivedendo con gli occhi dell’affetto tutte le persone che eravamo abituate a incontrare al lavoro.

Scontato e ovvio per noi ritrovarci ogni mattina infreddolite o accaldate a seconda delle stagioni. Un caffè al volo, una chiacchiera, un saluto prima di iniziare il lavoro, gesti abitudinari, ormai pallido ricordo di un passato cancellato dall’ultimo nefasto periodo.

Manca quella piacevole abitudine che dopo anni era diventata scontata. Manca la chiacchiera, manca lo sguardo stanco del venerdì a cui subentrava l’entusiasmo del pensiero che ci attendevano due giorni di riposo, da dedicare a noi e alle nostre passioni. “Ci vedremo lunedì “ il nostro saluto e il lunedì la consapevolezza dell’inizio di una nuova settimana lavorativa.

Manca la progettualità … faremo sicuramente …ci vedremo per andare… manca in questo periodo buio. Ci ritroveremo, quando tutto questo sarà finito, a realizzare ciò che è il vero motore della vita: l’inesorabile avvicendamento delle abitudini che forse qualche volta erroneamente, consideravamo scontate. E ci ritroveremo a guardarci con occhi nuovi ben lieti di ricominciare la nostra solita vita scontata.

Articolo precedenteCoronavirus – ora d’aria per i bambini vicino casa e con un genitore
Articolo successivoLa piazza dai quattro nomi, la peste ed un orologio misterioso