Di grande interesse è stato l’annuncio di Costa, ovvero, del Sottosegretario di Stato al Ministero della Salute, che nel corso della trasmissione radiofonica “Radio Anch’io”, ha formulato uno scenario senza Green pass, vista la scadenza dello stato di emergenza fissata al 31 marzo 2022.

Sembra abbastanza sicuro il mancato rinnovo dello stato d’emergenza, e dunque verrebbero meno vari provvedimenti tra cui l’obbligatorietà del Green pass. Ciò porterebbe anche al venir meno di organismi eletti per fronteggiare la pandemia, e dunque lo stesso ruolo del generale Figliuolo, nonché quello del Comitato Tecnico Scientifico. Il Sottosegretario ha chiaramente ribadito la necessità di completare la somministrazione delle terze dosi, auspicando che con questo ritmo per marzo tutti gli italiani siano già vaccinati.

Non dello stesso avviso Walter Ricciardi, che preferirebbe l’utilizzo della certificazione verde per tutto il 2022, con eventuali rimodulazioni. Il Governo sembra quindi orientato ad una diminuzione delle misure restrittive, tanto da pensare di revocare l’obbligo del Green pass per alcune attività, specialmente se praticate all’aperto. Chiaramente l’idea è di procedere per gradi, e così in primavera ristoranti e bar all’aperto, o nei luoghi dove si svolgono attività sempre non al chiuso, potrebbero vedere abolito l’obbligo della certificazione verde.

Diversamente potrebbe essere per i negozi, dove fermo restando l’abolizione della certificazione verde gli ingressi potrebbero rimanere contingentati. Ancora soggette a misure particolarmente restrittive potrebbero essere le palestre, così come i cinema, i teatri al chiuso, i mezzi di trasporto.

Articolo precedentePer quattro mesi stretta sulla movida a Napoli
Articolo successivoGatti: possono attraversare i confini dimensionali e vedere gli spiriti