Il Conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino e il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, in collaborazione con l’Università Federico II, si prepara a celebrare con tre giorni di studi i 150 anni della morte del compositore pesarese Gioacchino Rossini.

Il grande musicista, che dimorò dal 1815 al 1822 nella città di Napoli, oltre a fungere da direttore del teatro San Carlo, compose opere come Armida, Mosè in Egitto, Ricciardo e Zoraide, Ermione, La Donna del Lago, Maometto II e Zelmira per conto della sala reale, alternando varie sessioni di studio.

In ambito musicale, Rossini fu noto per l’estrema brillantezza ritmica, con una frenesia compositiva in grado di farsi complementare agli stilemi e alle convenzioni formali, in un crescendo surreale che rende il tutto in maniera interessante e originale.

A dare forza alle sue composizioni è anche una variegata invenzione della struttura della melodia, in grado di curare bene sia l’orchestrazione che i dettagli dell’armonia, in grado di dare una potente politezza di segno di tipo chiaro e solare in ambito comico, o cupo e tenebroso in ambito serio.

Il suo punto di forza, a detta degli esperti, è la perfetta padronanza dei linguaggi sinfonico e del contrappunto, grazie ai quali la costruzione delle arie, ma anche delle sinfonie e dei concertati, risulta completa al pari delle fioriture per i cantanti.

Nelle sue opere, Rossini ha sempre usato la suddivisione in 2 atti, con la prima parte sviluppata in maniera ampia e complessa, nella quale si raggiunge l’elaborazione formale dell’intreccio, per poi passare alla seconda, di tipo libero e dalla struttura musicale classica e possente.

Il cambiamento musicale e teatrale avviene nelle sue ultime due opere, Le Comte Ory e Guillaume Tell, nelle quali appare una straordinaria libertà formale e una variegata ricchezza timbrica, che si sposano alla sensibilità del romanticismo e alle tematiche di tipo nazionalistico.

Gioacchino Rossini merita di essere celebrato, per quello che ha saputo donare con le sue opere, non solo qui in Italia, ma anche nel mondo.

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