È passato poco tempo dalla decisione dell’ANM di mettere in vendita gli 11 modelli di tram CT139K – che hanno circolato a Napoli prima della Seconda Guerra Mondiale – e, poi, ripresi in tantissime foto e in molti filmati d’epoca.

Tali mezzi di trasporto storici dovrebbero essere venduti – e riutilizzati, ma privi del logo Anm – con un prezzo base di tremila ed ottocento euro e vantano 80 anni di anzianità – pesano quattordici tonnellate, con una larghezza di più di due metri per tredici metri di lunghezza, e furono davvero innovativi per la loro epoca.

Invece di sfruttare un patrimonio storico del trasporto napoletano, seguendo l’esempio di Lisbona -dove l’antico e fascinoso elétrico della linea ventotto si arrampica quotidianamente sull’Alfama – o di San Francisco – con la linea F Market & Wharves che “esplora” la city, in un’esperienza che va raccontata – si è deciso di svendere un ennesimo pezzo di “vera napoletanità” al miglior offerente.

Mentre in altre grandi città si sviluppano validi progetti turistici per utilizzare tali “meraviglie retrò” allo scopo di creare una concreta e fattibile valorizzazione del patrimonio artistico e storico – rispettando concretamente la memoria storica della city – si preferisce venderli per guadagnare subito, invece di agire con più lungimiranza.

 

Fonte articolo: fanpage.it

Fonte foto: mondotram.it

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