Un militante di CasaPound e un consigliere comunale di Vallerano, eletto grazie a tale gruppo, sono finiti agli arresti con l’accusa di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una donna di 36 anni, ridotta in condizioni pietose dai due.

L’aggressione sarebbe avvenuta la sera del 12 aprile e da ciò che finora è emerso, dopo averla fatta abbondantemente ubriacare, i due l’avrebbero condotta nel locale Old Manners, di Viterbo, considerato un punto di ritrovo del gruppo, e qui sarebbe iniziata l’aggressione con pugni e calci fino quasi a farla svenire, per poi violentarla a turno senza pietà.

Il ritrovamento dei filmati fatti dai due sui propri telefonini, dopo la denuncia della donna presso la polizia – che l’avevano minacciata con parole forti quali: “Stai zitta, tanto non ti crederà nessuno”– hanno permesso il loro arresto.

Simone di Stefano, segretario nazionale di CasaPound, ha duramente commentato la vicenda:“Qualora e se risultassero colpevoli, auspico pene durissime come per ogni altro infame stupratore. Castrazione compresa”.

Su toni simili il presidente di Casapound Italia Gianluca Iannone: “Per noi è un atto infame. Casapound non si è mai macchiata di reati relativi a violenze sessuali che abbiamo sempre condannato e mai avallato; in attesa che la giustizia accerti la verità dei fatti, si è deciso di espellere in via cautelativa i due militanti”.

Matteo Salvini ci va, invece, giù duro: “Nessuna tolleranza per pedofili e stupratori; la galera non basta, ci vuole anche una cura. Chiamatela castrazione chimica o blocco androgenico, la sostanza è che chiederemo l’immediata discussione alla Camera della nostra proposta di legge, ferma da troppo tempo, per intervenire su questi soggetti. Chiunque essi siano, bianchi o neri, giovani o anziani, vanno puniti”.

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