Questa scultura si chiama “Melancolie” e lascia il segno nelle anime doloranti. “Melancolie” si trova sulle rive del Lago di Ginevra in Svizzera ed è davvero una statua mozzafiato.   Il piccolo parco scelto per ospitare quest’opera d’arte mostra la desolazione e la solitudine associate al dolore. Il suo buco spalancato è il bilancio del dolore, che rende l’individuo un guscio attraversato da una vita senza motivo. Ma forse, ciò che anche colpisce, è il modo in cui la testa si curva insieme alle spalle, riversandosi nella propria tristezza e perdita, incapace di concentrarsi su nient’altro che lo stato attuale della propria disperazione.

Tutto in “Melancholy” è la rappresentazione del dolore. Dal luogo, al significato dietro il rame e lo stagno, un significato che i cuori in lutto ben comprendono, ma solo loro, perché per il mondo il tempo ticchettia e procede, senza conoscere le battagliere interiori che alcuni vivono, senza riuscire mai a vincere. E’ questo il problema del dolore, è una strada solitaria che spesso è invisibile a occhio nudo e inesperto.

L’artista rumeno Albert György ha scolpito quest’opera dopo la perdita della sua prima moglie. Le sue opere d’arte provengono da un luogo ricco all’interno del cuore, e lo dimostra decisamente. Nei suoi stessi scritti, dice che dopo la perdita della consorte, si è depositato in lui foschia, desiderio di isolamento e depressione. Per fortuna, a tempo debito, ha trovato una nuova prospettiva di vita; la stessa che auguriamo a tutti gli esseri viventi.

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