Qualcuno sostiene che quando a qualcosa si dedica un museo, allora si, quel qualcosa ha un valore.

Il make-up oggi appare, scioccamente ed agli occhi di molti, come un futile abbellimento da adoperare in casi di scarsa autostima eppure, in passato, esso si è fatto portavoce di vere e proprie rivoluzioni, di cambiamenti storici e socio-culturali, è divenuto simbolo di epoche e conquiste sociali ed è stato e rimane tutt’oggi un potente mezzo di comunicazione. L’evoluzione dei cosmetici è sempre andata di pari passo con la storia, con l’avanzare delle industrie e della tecnologia. Tornando indietro nel tempo ed analizzando le tendenze ed i prodotti del passato, si può comprendere molto del presente, e non solo in campo cosmetico.

Alcuni artefatti esposti al Make Up Museum

E’ per questo che è nato a New York il “Make Up Museum”, un museo interamente dedicato alla storia del trucco, che raccoglie, ripara, analizza e preserva artefatti provenienti da tutto il mondo e che cerca di connettere le generazioni passate e future, nell’intento di mostrare al pubblico quanto un prodotto cosmetico possa raccontare di un periodo storico.

L’inaugurazione è avvenuta, con le dovute precauzioni anti-contagio, lo scorso 1° Settembre 2020 al 94 di Gansevoort St. a New York, dove il museo ha esordito con la mostra “Pink Jungle: 1950s Makeup in America”, dedicata al make-up degli anni ’50, che si concluderà il 30 Settembre 2020.

In mostra, tra pareti rosa, installazioni interattive e cascate di fiori, è possibile ammirare artefatti di ogni genere, come i prodotti per la cura della pelle utilizzati da Marylin Monroe, Greta Garbo e Jacqueline Kennedy Onassis, diversi cosmetici d’epoca come il raro artefatto “Bird-In-Hand” firmato Salvador Dalí ed i diari del celebre truccatore “Kevin Aucoin”.

Nel caso in cui ci si ritrovi a New York e si voglia fare un salto al museo, è possibile acquistare i biglietti per la mostra sul sito www.makeupmuseum.com al costo di $42,70 (pari a circa 36€). Per coloro che, invece, non sono in grado di visitare il museo di persona, è possibile scaricare l’applicazione “Makeup Museum” sia per iOS che per Android (al costo di 3,49€) che, grazie alla realtà aumentata, permette di ammirare gli artefatti esposti al museo direttamente in casa propria.

“Bird-In-Hand” di Salvador Dalí

Il “Make Up Museum” è di certo qualcosa di innovativo, è al passo con i tempi mostrandosi presente sui social e cercando, anche lì, di insegnare qualcosa a chi è disposto a farsi catturare dalle tendenze del passato, e di certo ci riesce. Pare, insomma, che sempre più persone riconoscano il grande potenziale del make-up e dei cosmetici. Che sia questo il primo di diversi musei a tema sparsi in giro per il mondo? Mi auguro di si!

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Truccatrice certificata dal 2017, specializzata in diversi ambiti del make-up tra cui beauty, wedding, moda, epoche, body painting ed effetti speciali. Diplomata in Pittura e Decorazione Pittorica, ha poi proseguito i suoi studi accademici ed ottenuto la qualifica di Truccatore dello spettacolo. È stata truccatrice per sfilate di vari brand durante eventi di prestigio quali Milano Fashion Week, Monte-Carlo Fashion Week, “Mare Damare” a Firenze ed “Hera Wedding”, nonchè assistente trucco sul set di “Gomorra 4” e truccatrice in ambito teatrale e televisivo.