In questo periodo, lavorando sempre più spesso in smartworking, si pranza con la prima cosa che si trova in frigo.
Invece, il pasto dovrebbe essere leggero, veloce da consumare e variegato.
Seguendo alcune facili indicazioni è possibile concedersi un momento di relax, bilanciato e piacevole da gustare senza stress e senza sprendere troppo.

Innanzitutto, la pausa pranzo deve aiutare a distrarci dalle questioni lavorative e non essere triste. Quindi, NO a panino, zuppa o insalata.
Il pasto deve racchiudere tutti i nutrienti importanti per una sana alimentazione. Un’insalata o una zuppa pronta da riscaldare non sono sufficienti a soddisfare il fabbisogno calorico e rischiano solo di farci affamare e cadere in tentazione fuori pasto oppure in una cena troppo pesante. Quindi, SI a piatti unici che comprendono anche una verdura e una fonte di proteine come un piatto di pasta (meglio se integrale) accompagnata da pollo e pomodorini o, in alternativa, un piatto di cous cous con verdure e pesce.

Bisogna sempre consumare un frutto a fine pasto. A colazione, pranzo, cena e anche a merenda è essenziale consumare della frutta. Nell’arco della giornata è ideale consumarne almeno 3 porzioni. È fresca, ricca di vitamine, acqua e sali minerali. Pratica anche da consumare fuori casa, una sua porzione corrisponde a un frutto grande (come arance, mele, banane o cachi) o due frutti piccoli (come mandarini o kiwi).

Per combattere lo spreco, SI all’utilizzo degli avanzi per il pranzo del giorno dopo, ma non farciamola diventare la regola: per evitare la monotonia e garantirci di consumare i diversi tipi di alimenti è bene consumare in pausa pranzo anche qualcosa che abbiamo appositamente cucinato per l’occasione.

Attenzione a come si conservano gli ingredienti. Quelli freschi devono essere separati da quelli già cotti, preferibilmente in contenitori diversi e utilizzando i vari ripiani del frigorifero per una conservazione ottimale. Inoltre, per riscaldare il cibo non sempre sono indicati i contenuti in cui l’hai conservato, a meno che non siano idonei ai tipi di cottura che utilizzerai.

Scaldare SI, ma con le giuste indicazioni. Se il giorno prima hai preparato del pollo o della carne assicurati di scaldarla bene. Supponendo, invece, che il tuo piano alimentare preveda 200 g di pasta – già cotta e compresa di condimento – al ragù da scaldare, questo significa che ci sono 120 ml circa di acqua nel tuo piatto. Al microonde, quindi, basterà 1 minuto alla massima potenza (900 Watt) per arrivare uniformemente quasi a 90° C.
Per l’insalata e la frutta è ideale lavarla sotto acqua corrente poco prima di consumarla.

Buon lavoro e buon appetito!

Articolo precedenteVenezuela: rischio disastro ambientale
Articolo successivoPurghe nel Partito Laburista
Esercita la Professione di Avvocato. Ama il Diritto e tutto ciò che ne scaturisce. Coltiva la passione per la scrittura e la lettura. Apprezza l'Arte sotto ogni sua forma. Sostiene la tutela dell'Ambiente e degli Animali.