La casa di Quattrostrade, molto più conosciuta con l’infimo nomignolo di villa maledetta di Rieti, fu edificata, da quanto si racconta, agli inizi del 1900 e in essa si nasconde una tragedia conosciuta in due versioni differenti, ma che si suppone essere in grado di far comprendere come mai questo luogo goda di una così triste reputazione da quasi due secoli.

1) Durante gli anni 50 la villa fungeva da asilo che veniva gestito dalle suore, e nelle cucine sottostanti vi scoppiò un massiccio incendio nel quale morirono sia una suora che una bambina.

2) La seconda storia, raccontata dalle donne anziane che vivono nella zona, riguarda un pezzo grosso dell’aeronautica, che scelse di far costruire la villa per la sua famiglia e, diverso tempo dopo, mentre sua figlia giocava sul balcone, finì per cadere accidentalmente, perdendo la vita. E, dalla morte della piccola, sono stati in molti a raccontare di aver udito dei lamenti provenire dalla villa orami abbandonata, e si dice che, in determinati momenti e stagioni, si possa sentire il suo pianto nella notte o i passi di qualcuno che corre alla finestra, facendovi capolino, mentre altri riferiscono di aver notato una sagoma bianca vagare nei pressi della casa.

Addirittura, si racconta che nella villa maledetta di Rieti sia presente una scritta sul muro che recita “Help Herry”, impressa dietro una porta appoggiata alla parete, che sembra essere opera di una turista inglese, che sarebbe rimasta terrorizzata dall’apparizione del fantasma della bambina mentre si trovava a curiosare nella villa. Alcune persone, invece, riferiscono di un misterioso campo energetico, composto da una particolare variazione elettromagnetica, e di infissi che appaiono intatti durante il giorno e logori nella notte, come pure il contrario, insieme a suoni e luminescenze varie, oltre che di foto scattate che lasciano intravedere delle “fantomatiche” sagome irreali ed innaturali.

FONTEbrividihorror.it
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