Nella grotta Mandrin, all’interno della Valle del Rodano, in Francia, è stato scoperto il più antico insediamento di Homo sapiens presente in Europa. La struttura di pietra sarebbe stata occupata durante quattro fasi alterne sia dai Sapiens che dai Neanderthal. I resti ritrovati sembrano risalire a circa 54.000 anni fa. Da ciò si può dedurre che l’uomo moderno potrebbe essere arrivato nel Vecchio Continente quasi 10.000 anni prima di quanto ipotizzato finora.

Un gruppo internazionale di archeologi, guidato da Ludovic Slimak del Centro nazionale della ricerca scientifica francese, ha operato le procedure di scavo del sito preistorico. Tra i manufatti e le ossa di animali riportati alla luce, vi è stata l’eccezionale scoperta di un molare appartenuto a un bambino. Tale recupero anticipa ampliamente i più antichi rinvenimenti di Homo sapiens finora registrati nel vecchio continente.

Confrontando alcuni denti fossili presenti nella grotta nella Valle del Rodano, i ricercatori hanno potuto stabilire se appartenessero a Neanderthal o Sapiens basandosi sulle loro forme e dimensioni. In tale modo, è stato possibile riconoscere che alcuni appartenevano all’uomo moderno, dando conferma ai sospetti sorti dopo il ritrovamento di manufatti di pietra ritrovati in precedenza in diversi siti nel Mediterraneo orientale.

Questa può essere definita la prova sulla loro potenziale coesistenza nello stesso territorio. Si sospettava che si erano incrociati e scambiati il patrimonio genetico, implicando la coabitazione nelle stesse aree, ma finora non vi erano prove.

Grazie all’uso di tecniche di luminescenza e datazione al radiocarbonio si è potuto dimostrare che lo strato di sedimenti in cui si trovavano i reperti sembra risalire a un periodo che va da 56.800 a 51.700 anni fa. Tale scoperta rivoluzionerà ciò che sapevamo sulle nostre origini dato che, finora, l’insediamento più antico dell’uomo moderno in Europa era la grotta Bacho Kiro. Sita vicino alla città di Dryanovo, in Bulgaria, nel 2020 vi sono stati trovati reperti risalenti a 47.000 anni fa.

Quanto scoperto in Francia conferma, alla fine, che la storia dell’arrivo dell’Homo Sapiens in Europa è estremamente più complessa di quanto ipotizzato finora. Non vi è stata una sola spinta migratoria, ma più ondate successive di popolazioni isolate, estinte e rimpiazzate da altri gruppi umani.

FONTEsiviaggia.it
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