L’Impressionismo fu un movimento artistico che nacque a Parigi nella seconda metà dell’Ottocento, ma tutt’ora continua a lasciare tracce e pennellate nei cuori di chi guarda le opere di quella corrente artistica. Corrispondente ad un precisa esperienza di gusto, ad un momento caratteristico e storicamente definito, l’Impressionismo fu l’evoluzione delle esperienze del Romanticismo e del Realismo, che ruppero la tradizione con la negazione dell’importanza del soggetto, riscopriva la pittura di paesaggio.

Napoli celebra in questi giorni la corrente artistica nelle opere di autori italiani e napoletani quali De Nittis, Mancini e Gemito con una mostra a Palazzo Zevallos Stigliano dal 6 dicembre 2017 all’8 aprile 2018, intitolata appunto “Da De Nittis a Gemito. I napoletani a Parigi negli anni dell’Impressionismo”, a cura di Luisa Martorelli e Fernando Mazzocca. Questi nostri autori di grande rilievo vissero la corrente partecipando di persona o inviato le opere all’Esposizioni Universali o i Salon francesi con l’attenzione alla corrente pittorica delle emozioni che non vanno nascoste o camuffate e con la prevalenza della soggettività dell’artista, grazie alle pennellate, al’attenzione del colore, ai rapidi colpi di spatola.

E questa mostra ripercorre lo sviluppo della pittura napoletana durante questo fenomeno con i suoi paesaggi, le sue marine, le vedute urbane. Ad arricchire l’Esposizione in Palazzo Zevallos vi è un’opera mai messa in mostra prima di De Nittis.  Inoltre le opere di Antonio Mancini che frequentò i salotti francesi e creò un suo linguaggio e le sculture di Vincenzo Gemito, o’ figlio da’ Madonna come veniva chiamato tra i napoletani, autore di grande rilievo che tracciò i ritratti di quel tempo, del popolo con la grazia della poesia, come il Pescatore opera in prestito dal Museo Nazionale del Bargello, che fu ammirata all’Esposizione Universale del 1878.

Infine, perché non approfittare per girare le bellissime sale degli Amorini, degli uccelli, della fedeltà nella preesistenza che ospita, oggi, il gruppo Intesa San Paolo, e ammirare  opere di grande rilievo il Martirio di Sant’Orsola di Michelangelo Merisi detto Caravaggio, ultima sua opera e il dipinto Sansone e Dalila di Artemisia Gentileschi.

Un viaggio all’insegna dell’Arte, con un tocco tutto napoletano ma dal profumo parigino, che pervade il cuore e l’animo… lasciandone Impressione di se.

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