Poche ore fa, all’età di sessant’anni, è spirato l’attore Gennaro Cannavacciuolo, eclettico mattatore che ha avuto l’onore e il piacere di calcare tutti i teatri italiani, dal San Carlo all’Augusteo di Napoli al Teatro Verdi di Trieste, dal Sistina di Roma al Manzoni di Milano, interpretando in maniera elegante e raffinata i ruoli più disparati, passando dalla prosa al canto fino ai recital e agli “one man show”.

Originario di Pozzuoli, da piccolo vede emergere la sua passione per il teatro, che lo porta ad essere allievo di Eduardo De Filippo, presso la cui scuola si forma artisticamente. Dopo tale esperienza e, a fianco di Pupella Maggio, colleziona numerosi successi e scritture prestigiose, divenendo per la critica sinonimo di talento e fantasia ineguagliati. Per molti, era l’ultimo erede di quella grande scuola teatrale di un tempo, capace di affrontare generi disparati come il comico, il tragico, il cabaret, la rivista. Attivo anche per quanto riguarda cinema e televisione, ha fatto parte del cast della serie internazionale Clash of Future, grazie alla quale era stato premiato nel ruolo di Silvio Crespi, oltre all’omaggio in palcoscenico dal titolo “Yves Montand. Un Italien à Paris” e la tournée dell’ottobre scorso dedicata a Milva intitolata “Milva: Donna di Teatro”, dove aveva unito le sue canzoni e le sue interpretazioni teatrali.

FONTEansa.it & vesuviolive.it
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