Ecco il post del veterinario:

“Pensiero del mattino.
Ieri ho trascorso tutta la mia giornata nel soccorrere e sperare di salvare un cane avvelenato. Purtroppo tutte le energie (fisiche e psicologiche)sono state vane. Alla fine il piccolo (circa 10 mesi di età) non è sopravvissuto.

Non sono solito pubblicare e condividere questioni personali/lavorative sui social ma dopo diversi casi simili è giunto il momento di rendere pubblico parte del mio lavoro. Il tutto con la speranza di sensibilizzare non solo l’opinione pubblica in merito al maltrattamento animale (e purtroppo ad oggi si registrano ancora tanti casi) ma anche in merito alla lotta mediante denunce e segnalazioni agli organi competenti/preposti.

Il silenzio non sempre serve!

Segnalare serve a limitare i danni, serve a far valere i nostri diritti di amanti degli animali, serve a dar forza ad un ormai scomparso senso civico, serve a far sollievo, seppur minimo, a chi in queste situazioni perde cani o gatti ed a chi, come me ed altri colleghi, in queste situazioni vivono un grande senso di impotenza e soprattutto di grande pressione psicologica.

A chi compie questo schifo vorrei dire soltanto che la loro coscienza è molto più lurida di una pipì lasciata da un cane davanti alle porte o nei cortili.

Con l’amaro in bocca e tanta rabbia ? auguro a tutti una serena giornata!”.

FONTEpositanonews.it
Articolo precedenteIn “Memoria” dei carabinieri uccisi dalle “Brigate Rosse”
Articolo successivoGreen Deal per l’Ilva di Taranto