La Fiquetex, un’azienda colombiana, ha annunciato la produzione di fibra fique da una pianta che necessita di pochissima acqua che è in grado di poter fornire valide alternative sostenibili a vari settori, come quello tessile.

Basandosi su ricerche svolte nella Royal Academy of Engineering, Alejandro Moreno, fondatore di Fiquetex è riuscito a sviluppare la maniera di utilizzare, in un’enorme varietà di usi, tale pianta, di cui vengono usate soltanto le fibre lunghe per la produzione di sacchetti di caffè.

Prodotta in Colombia in oltre 20mila tonnellate annue, è in grado di assorbire 7,5 kg di CO2 in un anno, convertendola in ossigeno; inoltre consuma quantità ridotte di acqua, tanto da poter essere mantenuta anche con l’irrigazione naturale.

In più, per la produzione di una tonnellata di tale fibra, è necessario solamente un decimo dell’energia necessaria per produrre una tonnellata di poliestere o polipropilene; per non parlare del massiccio assorbimento di tonnellate di CO2 annue, che permetterebbero la disintossicazione del pianeta.

Il suo utilizzo nel settore tessile, inoltre, risolverebbe i problemi legati ai materiali necessari per l’abbigliamento: inchiostri inquinanti, poliesteri non biodegradabili e, in primis, la grande quantità di acqua purtroppo richiesta dalle colture di cotone, insieme al metano indotto dai bovini per la realizzazione della pelle animale.

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