Dopo il “coinvolgimento” nel caso della morte di Meredith Kercher, Amanda Knox si prepara a tornare nel nostro paese, allo scopo di riabilitare la sua reputazione. Da quando fu accusata dell’omicidio della sua coinquilina – coadiuvata dal suo ex fidanzato Raffaele Sollecito – sedici anni fa, la donna ha dovuto lottare affinché il suo nome fosse scollegato da tale vicenda. Oggi, Rudy Guede – che fu l’unico condannato per la morte di Meredith – è libero, mentre nega il suo coinvolgimentoin concorso“, imputandolo a “presunte terze persone” mai rintracciate dalla polizia. In quel periodo – nel 2007 – la Knox studiava a Perugia insieme a Sollecito e alla Kercher – sua compagna di stanza in Erasmus, con cui condivideva la casa – e nel novembre di quello stesso anno, quest’ultima fu trovata morta sgozzata. Indiziata insieme al suo ex, vennero entrambi assolti nel 2015. Ora, grazie a una sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo – che ha affermato che nei due primi interrogatori il suo diritto ad un avvocato e a un interprete doveva essere rispettato dalle autorità italiane – vi sarà un nuovo processo, nel quale si spera emerga la verità.

FONTEfanpage.it
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