Villa Capriglio,  oggi un edificio fatiscente e abbandonato, circondato da sterpaglie e da un terribile colore giallo deturpato dal tempo, è sita nei pressi della città di Torino, lungo la strada che congiunge Chieri a Pino Torinese. Si tratta di una villa di due piani di circa milletrecento mq edificata nel 1706 dai Marchisio, proprietari del terreno su cui sorge, allo scopo di sfruttarla come residenza di campagna per poter ospitare la nobiltà torinese.

All’epoca fu chiamata Vigna Marchisio e quando, nel 1743, venne venduta a Giovanni Paolo Melina di Capriglio, prese il nome di Villa Capriglio, quella che ancora oggi ospita dei terrificanti fantasmi; ma questo avvenne in seguito, poiché  ha prima ospitato re e nobili, feste, incontri segreti e, solo molto tempo dopo, macabri avvenimenti, come dame ammazzate o scomparse nel nulla, sette sataniche, sacrifici umani, torture e altro. Sembra, addirittura, che esistano dei sotterranei, che dovrebbero condurre a una grande stanza ottagonale, costruita nel 1800 da un architetto che adorava il diavolo, e che praticava delle messe nere insieme al suo culto; ma tale dimora ormai abbandonata non è stata unicamente l’epicentro di “blasfemie” come messe nere e omicidi, ma anche luogo infestato dai fantasmi.

Si racconta, infatti, di bagliori improvvisi durante le ore notturne, risate e grida da brividi, oltre che musica di pianoforte e avvistamenti di fantasmi, ma, ad arricchire il contesto vi è pure la natura, in quanto l’edificio, molto spesso, risulta nascosto dalla nebbia, piuttosto comune da queste parti, finendo per creare un’atmosfera da film horror e, in tali frangenti, Villa Capriglio sembra scomparire nel nulla, per poi riapparire come una casa stregata.

 

FONTEbrividihorror.it
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