Dalla conferenza stampa di Daniele de Rossi a Trigoria: “Mi è stato comunicato ieri, ma io ho 36 anni non sono scemo, e questo mondo lo conosco. Avevo capito se nessuno ti chiama per 10 mesi neanche per ipotizzare un contratto la direzione è quella. Io ho sempre parlato poco, anche quest’anno, un po’ perché non mi piace, non c’era niente da dire e non volevo creare rumori che potevano distrarre”.

Al termine della conferenza, un abbraccio tra il centrocampista e i compagni di squadra. “Il 27 maggio  vado in vacanza, una cosa che mi è mancata, ho un gran bisogno di non pensare al calcio anche se poi devo trovarmi una squadra – ha concluso De Rossi -. Mai in Italia? Vediamo… è una cosa completamente nuova per me, ne devo parlare con la mia famiglia, col mio procuratore e con me stesso”.

Stamattina ho avuto 500 messaggi. Vedrò se c’è qualche offerta, ma al momento non ho direzioni particolari. Io mi sento un calciatore e mi ci sono sentito quest’anno. Ho ancora voglia di giocare a pallone, mi farei un torto a smettere adesso”.

Nessun contratto rinnovato per de Rossi, e chiaramente la decisione è partita dalla Roma. “…c’è una società che decide se puoi o non puoi giocare. Possiamo discutere 10 ore su quanto sarei potuto essere importante per la squadra, che non li guardo perché altrimenti scoppio, ma qualcuno un punto deve metterlo. Ci siamo parlati poco quest’anno, un po’ mi è dispiaciuto, le distanze a volte creano questo e spero che migliori perché sono un tifoso della Roma. Non posso dire diversamente”.

Quella del 26 maggio all’Olimpico sarà dunque l’ultima gara di Daniele De Rossi in giallorosso. De Rossi ha ufficialmente ereditato il titolo di capitano da Totti a seguito del suo ritiro nel maggio del 2017.

“Per 18 anni, Daniele è stato il cuore pulsante dell’AS Roma. Ha sempre incarnato il tifoso romanista sul campo con orgoglio, affermandosi come uno dei migliori centrocampisti d’Europa, a partire dal suo debutto nel 2001 fino a quando ha assunto la responsabilità della fascia da capitano”. Queste le parole del presidente giallorosso James Pallotta alla notizia ufficiale dell’addio di De Rossi alla Roma al termine della stagione.

“Prima o poi si chiude sempre un ciclo per un calciatore, ma sinceramente è una cosa che mi sorprende“. Così Paolo Maldini, attuale dirigente del Milan, commenta l’addio alla Roma di Daniele de Rossi. “Non me l’aspettavo – dice -, ma lui è sempre stato un’anima molto indipendente. Saprà bene quel che fa e quello che vuole, anche se di sicuro è una scelta dolorosa ma il suo amore per la Roma non è certo in discussione. Come giocatore e’ sempre stato un capitano di fatto in campo, di grande personalità e grande tecnica, uno dei calciatore che ho più ammirato”.

Sono convinto che se potesse finirebbe la carriera a Roma“. Marcello Lippi, ex ct che lanciò De Rossi in nazionale, commenta l’uscita dalla squadra: “Ci siamo goduti questa persona straordinaria, un grande campione e un ragazzo fantastico. Ho avuto il piacere e l’onore di farlo esordire in nazionale, e di accompagnarlo fino a diventare campione del mondo. Come ho detto anche per altri ragazzi presenti in quella fantastica avventura del Mondiale vinto nel 2006, qualunque cosa faranno nella vita sicuramente la faranno bene, perché sono uomini veri, con la U maiuscola”

Auguri Daniele!

FONTEAnsa.it
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Dott.ssa Assunta Mango, laureata in economia all’Università Federico II, giornalista, scrittrice, ricercatrice e mobility manager, addetta alla selezione e valutazione del personale nonché progettista presso il Comune di Napoli. Ha pubblicato: “Napoli Esoterica: I tre Decumani“, "Tempo e Tradizioni: I mestieri nel Presepe Napoletano", "Storie e leggende tra i due laghi“, "Mirate al cuore", "Io, sono Giuditta". Regista e sceneggiatrice di commedie teatrali e socia fondatrice dell’Associazione “Oltre i Resti“.