Maurizio Sarri, allenatore della Lazio, ha approfittato della sconfitta della squadra che oggi gestisce nei confronti del Sassuolo per tornare a parlare del suo “burrascoso rapporto” con la Juventus, sia come società che tifoseria, dando la sua personale versione dell’attuale loro crisi che rischia davvero di “farli a pezzi” su tutti i fronti. Ricordando il vergognoso esonero avvenuto poche settimane dopo il successo del campionato per via della precoce eliminazione dalla Champions League contro il Lione, ha voluto citare lo scudetto vinto nel 2020, considerato come qualcosa di insistente da parte dei tifosi e privo di festeggiamenti, in quanto scontato e frutto di una sottovalutazione pesante da accettare.

In quel frangente il gruppo da lui guidato fu “costretto a vincere” per non rischiare ripercussioni, viste anche le scellerate scelte della dirigenza, con due giocatori come Blaise Matuidi e Gonzalo Higuain partiti per gli Stati Uniti per approdare all’Inter Miami, mentre Sami Khedira fu costretto a lasciare dopo i suoi problemi alle ginocchia, ritirandosi nel maggio di quest’anno dal calcio. Ma fin dall’inizio, il rapporto tra i due è partito nel peggiore dei modi, data la ruggine durante il ciclo del tecnico passato sulla panchina del Napoli e lo scudetto del 2018 disputato proprio contro la Juve, nonché la cocente conclusione di un ciclo di nove titoli vinti in maniera consecutiva che sono stati spezzati dall’Inter di Antonio Conte.

 

 

Fonte foto: commons.wikimedia.org

FONTEsport.virgilio.it
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