Secondo un studio della UCLA, la Luna si è generata da una violenta collisione planetaria tra la Terra ed un altro corpo celeste, l’ipotetico pianeta Theia. Circa 4,5 miliardi di anni fa, il nostro mondo si scontrò con un altro pianeta, chiamato Theia, delle dimensioni di Marte e da questa collisione sarebbero scaturiti migliaia di detriti incandescenti che finirono per fondersi insieme in una massa rotonda e grigia, il nostro attuale satellite. Altri precedenti studi avevano ipotizzato che la sua creazione fosse avvenuta dopo una collisione tra il nostro pianeta ed un altro corpo planetario, ma che non sarebbe stato uno scontro, poiché lo avrebbe solo sfiorato, ed i detriti scaturiti avrebbero creato il nostro satellite. Tale studio però, asserisce che c’è stato un vero e proprio violento scontro tra i due mondi e, nonostante le ricerche fatte sull’argomento, rimane molto scetticismo tra gli scienziati, divisi più che altro sull’entità della collisione.

In effetti loro stessi rimangono perplessi della sua stessa esistenza, soprattutto perché è l’oggetto celeste più vicino al nostro pianeta, e influisce in qualche modo sull’intera ecologia terrestre. Il nostro satellite ha una gravità bassa, circa un sesto di quella della terra, provocando i movimenti dei mari conosciuti come maree e, secondo gli psicologi, ha un impatto significativo sul cervello e sull’umore umano. Molte religioni la considerano sacra e ci sono dei calendari che seguono i suoi movimenti nel cielo notturno. Nonostante l’interesse suscitato e l’influenza esercitata, la formazione attuale del nostro satellite è rimasto un mistero, fino a tempi recenti, con studi che confermano come la “presunta” collisione con Theia sarebbe avvenuta circa cento milioni di anni dopo la formazione del Sistema Solare, con un impatto così violento che i materiali provenienti da entrambi i corpi si sono mescolati completamente prima di impostare il sistema Terra-Luna. Questo segreto si trova nelle rocce che gli astronauti a bordo delle missioni lunari hanno raccolto sul satellite.

Dopo la comparazione delle sette rocce lunari raccolte dalle missioni Apollo 12, 15, e 17, con sei rocce vulcaniche che comprendono materiale dal mantello terrestre, i ricercatori hanno concluso che il rapporto di isotopi di ossigeno nelle rocce lunari era lo stesso che nelle rocce terrestri e stabilendo, a conferma della collisione, che le firme degli isotopi di ossigeno delle rocce che hanno studiato sarebbe stato leggermente diverso. Si tratta, dunque, di un presupposto comune che le rocce provenienti da pianeti diversi con. Le identità chimiche nascoste nelle rocce possono essere considerate come le impronte digitali del pianeta, tuttavia, come previsto, le firme degli isotopi di ossigeno erano molto simili, dato che l’impatto avrebbe accuratamente miscelato  gli isotopi di ossigeno di Theia e della Terra nel dar vita il nostro satellite. La cosa più interessante rivelata dallo studio è che l’acqua presente sul nostro pianeta sarebbe un “regalo” di Theia, in quanto gran parte di essa potrebbe essersi “trasferita” durante l’impatto, contenute in minerali e ghiacci.

 

Fonte articolo & foto: Fabio Giovanni Rocco, https://telodiciamonoisevuoi.altervista.org/2016/02/01/la-luna-nata-dalla-collisione-della-terra-col-pianeta-theia, 01 febbraio 2016

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