Se l’arte è un mezzo per comunicare, non ci stupisce che grandi pittori abbiano usato il proprio genio per lanciare dei messaggi, utilizzando la tela come un foglio bianco. Il mistero che aleggia attorno a famosi capolavori spinge sempre più gli studiosi a cercare delle risposte, al fine di decifrarne i messaggi e svelarne i segreti.

Queste le teorie.

Ultima Cena di Leonardo

Partiamo dalla prima: Profezia della fine del mondo. Come è noto Leonardo da Vinci si esprimeva per enigmi e inseriva nelle sue opere codici cifrati. Ciò è quanto ribadisce la studiosa italiana Sabrina Sforza Galitzia, che ha già pubblicato una prima parte del suo lavoro con la Libreria Editrice Vaticana. La ricercatrice si è occupata di un magnifico arazzo conservato nei musei vaticani, un gemello del famoso Cenacolo di Milano, in cui Leonardo avrebbe nascosto un codice segreto, “…un discorso criptico accessibile solo a chi padroneggia in linguaggio matematico astronomico”. L’idea è che l’artista abbia inserito in questo dipinto una profezia della fine del mondo che avverrà il 21 marzo 4006. Ma questo non è l’unico mistero dell’opera. Le mani di Cristo e degli Apostoli insieme ai pani sparsi sul tavolo darebbero vita ad una composizione, che trasposta su di un pentagramma potrebbe essere letta come uno spartito musicale, che è stato anche testato. Ne risulta un breve motivetto.

 

Campo di grano con corvi Van Gogh

Il mondo in giallo. Il giallo è il colore presente in quasi tutte le opere di Vincent Van Gogh, ed un luminare ci spiega che la scelta potrebbe essere legata all’effetto collaterale di un farmaco per l’epilessia, di cui era affetto l’artista, e che altera la percezione del colore. Non va però dimenticato che a Van Gogh piaceva l’assenzio, una bevanda che contiene tujone, che è psicoattivo ed agisce sui recettori serotoninici con effetti non troppo dissimili da quelli della cannabis, presentando degli specifici effetti collaterali  che riguardano vista ed udito. Non è dunque da escludere che il consumo smodato della bevanda potrebbe essere la causa di una visione nella tonalità di giallo.

 

Gioconda di Leonardo

La Gioconda sdentata. Il mistero del fascinoso sorriso della Gioconda ancora solletica curiosi e studiosi, tanto che il dentista ed esperto d’arte Joseph Borkowski afferma di aver svelato il segreto di Monna Lisa. Borkowski sostiene che la Gioconda abbia perso i denti davanti e che questo le conferisca l’enigmatico sorriso.

Mozart di Lorenzini

 

Mozart e i Massoni. Pare esistano delle prove che vedono Wolfgang Amadeus Mozart legato alla Massoneria e che anche in un ritratto realizzato da Pietro Antonio Lorenzoni di Mozart bambino, si possa scorgere, nella mano nascosta sotto il panciotto,  un simbolo massonico, che indica un grado gerarchico di questa società segreta.

 

Ritratto di Adele Bloch-Bauer di Klimt

Ma l’arte, che è espressione dell’animo umano, spesso è anche strumento diabolico, come diabolica fu la trovata di Ferdinand Bloch-Bauer. L’uomo, noto industriale dello zucchero, nonché marito di Adele Bloch-Bauer, scoprì la tresca amorosa che legava la moglie a Gustav Klimt e fu così che il suo ingegno lo portò a commissionare al pittore diversi quadri che la ritraevano. La speranza di Ferdinand era che Klimt avrebbe iniziato a detestarla a forza di fare centinaia di schizzi. L’idea portò i suoi frutti, e vendetta fu fatta, infatti, presto si spense l’ardore tra il pittore e la sua modella.

 

FONTELa Repubblica
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Dott.ssa Assunta Mango, laureata in economia all’Università Federico II, giornalista, scrittrice, ricercatrice e mobility manager, addetta alla selezione e valutazione del personale nonché progettista presso il Comune di Napoli. Ha pubblicato: “Napoli Esoterica: I tre Decumani“, "Tempo e Tradizioni: I mestieri nel Presepe Napoletano", "Storie e leggende tra i due laghi“, "Mirate al cuore", "Io, sono Giuditta". Regista e sceneggiatrice di commedie teatrali e socia fondatrice dell’Associazione “Oltre i Resti“.