Tutti ricordano la leggenda dell’allattamento di Romolo e Remo da parte di una lupa, attirata dai loro vagiti.

Finché il lupo restava nel mondo delle favole, non dava fastidio; invece, diveniva pericoloso quando nella realtà faceva la sua comparsa nelle campagne e nei boschi, in cerca di qualcosa da mangiare.

Le sue preferenze sono per la carne delle pecore, senza disdegnare quella dei pastori.

Sin dal Medioevo si legge nelle antiche cronache che vaste regioni dell’Europa, coperte di boschi e di foreste, formicolavano di lupi. Specialmente in Francia ve ne erano così numerosi da costituire un vero flagello anche per le persone. Nel nono secolo un re incaricò due suoi rappresentanti “i luparii” di organizzare la caccia ai lupi.

Come prova del buon esito delle loro spedizioni punitive contro queste bestie dannose dovevano portarne le pelli al palazzo reale, e poi conciate, servivano per farne vestiti e scarpe. I luparii nel mese di maggio dovevano ricercare anche i piccoli lupacchiotti, catturarli e indicare al re il numero degli esemplari catturati.

Come accade spesso, l’impegno originario gratuito si trasformò in un vero e proprio lavoro ben pagato. Il problema dei lupi afflisse anche l’Inghilterra, solo che qui il re Enrico I creò un parco naturale per animali selvatici. Ma i lupi  erano anche in Italia. Una regione deve il suo nome proprio al latino lucus (bosco) o al greco loukos (lupo): la Lucania. Questa regione era piena di boschi e quindi anche di lupi. Nel paganesimo la tutela dei boschi e la difesa dei greggi contro i lupi erano attribuite al dio Silvano, divinità sostituita in epoca cristiana dal papa: San Silvestro. La tradizione popolare identificò il demonio con il lupo, la belva più famelica allora conosciuta.

Ai giorni nostri si è passati velocemente dalla caccia ai lupi alla loro strenua difesa, basandosi essenzialmente sui dati che ne prevedevano la loro veloce scomparsa. Infatti più volte, per evitare la loro estinzione, le istituzioni pubbliche, per risolvere il problema, sono ricorse alla introduzione in alcune foreste italiane di coppie di lupi siberiani. Questo animale vive tuttora anche in grandi Parchi Nazionali protetti, per lo più situati in Abruzzo.

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