L’Agenzia di lavoro interinale Eurointerim, per bocca del suo titolare, Luigi Sposato, ha annunciato l’istituzione di un fondo di 50.000 euro allo scopo di aiutare l’aumento di natalità tra i dipendenti dell’azienda, compresi i collaboratori che si trovano sotto contratto di somministrazione.

Tale “risorsa”, che potrà essere utilizzata sia da uomini e donne, prevede anche una serie di facilitazioni allo scopo di permettere alle famiglie di coloro che collaborano con l’azienda di poter pianificare, con maggiore serenità, la possibilità di poter allargare la famiglia attraverso la nascita di uno o più figli anche grazie a bonus bebè, rimborsi delle spese scolastiche e diverse forme di flessibilità oraria.

Dagli ultimi dati emersi di recente, L’Italia è in una fase di passività demografica; in media, ogni anno muoiono più di mezzo milione di persone, mentre la loro sostituzione, con nuove nascite, si aggira intorno ai 400.000.

Tra le cause di questo “spopolamento selvaggio” non vi è solo il fatto che le donne in grado di aver figli diminuiscono, ma anche il fatto che nel mondo del lavoro, oggi giorno, vi si entra tardi con risorse quasi allo zero e con ampie precarietà che limitano la possibilità di dar vita a un futuro più sereno.

A detta degli esperti, tra un secolo la popolazione italiana scenderà intorno ai 16 milioni di individui, mentre le città diventeranno massicce aree disabitate prive di servizi e presidi medici, mentre le zone prive di abitanti diventeranno sempre più numerose.

Mettere fine a questo “circolo vizioso” è fattibile, puntando sui giovani e sulle donne, lottando affinché la disoccupazione che colpisce queste due fasce di popolazione, per permettere loro di non rinunciare ad avere una famiglia e dei figli; in particolare per le donne dovrebbe essere semplificato l’accesso a servizi come asilo nido e a misure per ridurre il rischio povertà per i bambini che vivono in famiglie monoreddito.

Se non si fa qualcosa, l’Italia diventerà una nazione in via di estinzione.

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