L’Umanità merita di essere salvata?

H. G. Wells.

Uno dei padri della narrativa di fantascienza che, insieme a Jules Verne, ha saputo sforzarsi nel tentativo di immaginare come il genere umano sarebbe stato in grado di progredire, non risparmiando, nelle sue storie, una forte critica sociale all’impero britannico nei riguardi delle colonie e della società del suo paese, la cui chiusura mentale, dovuta all’età vittoriana, fu foriera di errori e falsità, tanto che oggi si può parlare de “il periodo oscuro dell’Inghilterra”.

Nel 1901, realizzò l’opera che, insieme a La Macchina del Tempo, viene considerato il suo capolavoro: La Guerra dei Mondi, dove ipotizza che i Marziani invadano l’Inghilterra senza alcuna fatica, solo per essere sconfitti dall’atmosfera terrestre.

Il regista Byron Haskin, nel 1953, adattò il romanzo in un film dallo stesso titolo, ormai considerato un classico del cinema di fantascienza.

Un oggetto, simile a una meteora, si schianta nei dintorni di Linda Rosa, una cittadina della California meridionale; la notte stessa, dal cratere generatosi dall’impatto, emerge una navetta che inizia ad attaccare la popolazione.

In pochi giorni, i Marziani – che tramite navette mascherate da meteoriti, hanno inviato le loro forze di invasione sulla Terra – iniziano la loro avanzata senza alcuna difficoltà, nonostante i governi mondiali – che hanno improvvisamente trovato la forza e la capacità di unirsi di fronte al comune nemico – utilizzino ogni mezzo a loro disposizione, comprese le armi atomiche, neutralizzate grazie a speciali campi di forza.

Mentre in tutto il mondo si scatena la paura e gli uomini lasciano emergere il loro lato più selvaggio ed irrazionale, lo scienziato Clayton Forrester, insieme alla professoressa Sylvia Van Buren, riesce ad analizzare alcuni resti alieni, iniziando a comprendere la loro fisionomia, ma, costretto a fuggire a causa di un attacco, finisce per vagare per una Los Angeles silenziosa e spettrale, dove le persone si sono riunite in chiesa in attesa della loro morte.

Ma, per strada, Forrester assiste agli schianti al suolo delle navette marziane e, guardando dentro una di loro, scopre che gli alieni stanno morendo a causa dei microbi terrestri, a cui non erano immuni.

La natura ha salvato la civiltà umana, mentre l’uomo si è dimostrato incapace ed impotente di chi era più potente di lui.

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