Ad Atrani, incastonato all’interno della roccia e in cima a un dedalo di vicoli che parte da piazza Umberto I dipanandosi fino a Ravello, esiste un gioiello nascosto e conosciuto solo da pochi. È l’antica chiesa rupestre di San Michele Arcangelo Fuori le Mura – una costruzione sul “modello” delle altre cappelle votive presenti nella Costiera – che però nasce direttamente dall’interno delle rocce. Priva di perimetro e copertura – in quanto inseriti nella cavità naturale – in essa sono presenti solo pochi elementi che hanno permesso – nel corso dei secoli – di identificarla come chiesa: il campanile / la sacrestia / un altare e una scala che conduce a uno spazio superiore di piccole dimensioni – sempre ricavato nella roccia – e alcune vasche che permettono la raccolta dell’acqua. Ora questo “tesoro nascosto” rischia di scomparire a causa dei cedimenti strutturali, ed è necessario un restauro su più fronti con lavori di recupero del campanile e il rifacimento degli intonaci esterni, per poi passare alla sostituzione degli infissi fatiscenti e il recupero della pavimentazione in coccio, attraverso l’impiego di materiali legati alla tradizione locale e nel pieno rispetto delle indicazioni provenienti dalla Carta del Restauro. Tale progetto, al momento, è privo di un canale di finanziamento per i lavori di consolidamento che ne possano impedire il collasso, e si spera in un intervento del ministro Sangiuliano per la sua tutela e valorizzazione identitaria.