È possibile sentire le voci dall’Aldilà? Esiste una spiegazione scientifica a tutto ciò?

Era una ventosa notte di ottobre del 1841 e, sebbene la città di Liverpool stesse dormendo, la signora Bates era sveglia. Davanti a lei, splendente ai piedi del suo letto, apparve la figura della sua amica Elizabeth Morgan in piedi e vestita di bianco. La visione scintillante indugiò per diverso tempo prima di svanire. Quando arrivò l’alba, e dopo un sonno agitato, la signora venne informata da un messaggero che Elizabeth era morta. Le persone hanno riferito per secoli esperienze spettrali, spirituali e straordinarie. Come la Bates, coloro che affermano di essere in contatto con i morti si sono trovati ridicolizzati e talvolta emarginati. Una recente ricerca proposta da The Conversation in un articolo redatto da Adam J. Powell e Peter Moseley ha rivelato che i medium, i mistici e i sensitivi sono più inclini a determinati fenomeni uditivi rispetto alla popolazione generale, il che può avere un ruolo nelle loro relazioni sulla comunicazione con i morti. L’esperienza di sentire le voci è molto più comune di quanto ci si potrebbe aspettare. Alcuni studi hanno stimato che ben il 50% delle persone sente la voce del proprio caro defunto durante i periodi di lutto. Una ricerca, inoltre, ha dimostrato che alcuni cristiani a volte sentono Dio come una voce uditiva letterale con cui possono comunicare.

Affermare di essere in grado di sentire i morti e di parlare con loro si trova a coesistere con le credenze di quello che viene chiamato “spiritismo”: un movimento quasi religioso basato sull’idea che gli individui continuano ad esistere dopo la morte dei loro corpi fisici. I loro “spiriti” possono apparire o comunicare con persone viventi, spesso chiamate “medium”. Tale fenomeno può essere fatto risalire alle sorelle Fox, Maggie e Kate, che nel 1848 affermarono di aver sentito uno spirito bussare ai muri della loro casa a New York. Coloro che “ascoltano” gli spiriti, come facevano loro, si dice che siano “chiaroudienti” mentre quelli che possono “vedere” gli spiriti sono considerati “chiaroveggenti”.

In effetti, la Spiritualists National Union (SNU), una delle numerose organizzazioni spiritiste contemporanee in Gran Bretagna, vanta almeno undicimila membri. Inoltre, l’interesse per la canalizzazione degli spiriti, le previsioni psichiche e la vita dopo la morte sembra essere cresciuto negli ultimi anni sia nel Regno Unito che negli Stati Uniti. Cosa succede realmente quando le persone credono di poter sentire i morti?The Conversation parla di un nuovo studio sulle esperienze chiaroudienti dei medium contemporanei, ovvero, di alcune persone che riferiscono di aver sentito voci spiritiche. Le persone che avevano maggiori probabilità di sperimentare “assorbimento” – una tendenza a perdersi nelle immagini mentali o in stati alterati di coscienza – avevano anche maggiori probabilità di sperimentare la chiaroudienza. Questa scoperta suggerisce che queste persone sperimentano effettivamente suoni insoliti che credono essere chiaroudenti. Ciò però non spiega perché identificano queste voci con gli spiriti dei morti, che è il principio fondamentale dello spiritismo. La ricerca storica suggerisce che i desideri emotivi giocano un ruolo chiave nell’evocare tali fenomeni. In passato, questa ricerca ci dice che, quando un individuo si sentiva malinconico e disperato per una manifestazione del soprannaturale, spesso registrava un’esperienza spirituale poco dopo. Anche la guida di un leader di fede sembra importante per evocare il metafisico. Il lavoro dell’antropologa della Stanford University, Tanya Luhrmann, ad esempio, evidenzia come il proprio desiderio debba essere soddisfatto tramite un opportuno orientamento, sottolineando l’importanza dell’addestramento e dell’istruzione per i fedeli che sperano di avere vivaci incontri con il divino attraverso la preghiera.

 

Fonte articolo & foto: Marco della Corte, https://www.reccom.org/sentire-i-morti-e-possibile/, 29 gennaio 2021

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