Palazzo Fondi dal 19 marzo al 26 giugno di quest’anno, ospiterà la grande mostra Van Gogh Multimedia e la Stanza Segreta. Ideata e prodotta da Navigare Srl con il patrocinio dal Comune di Napoli, vedrà raccolti in formato digitale novecento dipinti, creati nei dieci anni febbrili della produzione del pittore. Nell’esposizione digitale sarà presente anche un’opera originale di van Gogh affiancata da altre undici, provenienti da collezioni private e originali di altri celebri artisti. Costoro furono attivi nei decenni tra il periodo impressionista e la Belle Époque: Bernard, Cézanne, Cormon, Gauguin, Mauve, Monticelli, Toulouse-Lautrec, e saranno esposte nella sezione della Stanza, a cura di Vincenzo Sanfo per Diffusione Italia International Group.

La mostra, curata da Giovanna Strano e Maria Rosso, è frutto di un importante lavoro di ricerca e di riproduzione ad alta tecnologia. Essa rappresenta un’occasione davvero unica per poter conoscere da vicino l’intenso percorso artistico del grande Maestro olandese (1853-1890) e ammirare i suoi capolavori. Tali opere ora sono presenti nei musei di Amsterdam / Londra / New York e Parigi, e permettono di entrare in contatto con la particolare sensibilità che ha segnato l’esistenza dell’artista, morto suicida a soli trentasette anni. Ospitata in uno spazio di oltre settecento metri quadri, l’opera di van Gogh è suddivisa per aree tematiche, in lingua italiana e inglese. Al pubblico vengono mostrati ritratti / paesaggi / autoritratti e nature morte. Nella Stanza Segreta, invece, appaiono incisioni / acqueforti / acquerelli / dipinti a olio originali e rappresentativi di un ampio periodo, dalla seconda metà dell’800 al primo ventennio del ‘900. Particolarmente suggestiva è la fedele riproduzione in dimensioni reali della celebre stanza da letto della casa gialla di Arles in Provenza, in cui l’artista visse per un breve ma significativo periodo tra il 1888 e il 1889.

Grazie a Van Gogh Multimedia e alla Stanza viene proposto un concept in cui il formato digitale delle opere viene accompagnato alla multimedialità e a una visione tridimensionale. Il tutto utilizzando la tecnologia dell’Oculus VR360 QHD, usata come strumento per avvicinare il più ampio pubblico all’arte. Una modalità precedentemente sperimentata con grande successo dagli organizzatori tramite altre esposizioni e che trova con i dipinti di van Gogh la sua massima resa. Infatti, l’uso della multimedialità e della riproduzione digitale può offrire grandi opportunità nel campo della fruizione dell’arte, con una tecnologia di alta qualità che consente di far risaltare l’uso del cromatismo accendendo e rimandando così a significati più profondi, più intensamente esistenziali, esattamente come nelle intenzioni originali dell’artista.

FONTEvesuviolive.it
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