Gli X-Men.
Uno dei brand della Marvel Comics che, dal 1975, ha conquistato le vette delle classifiche di vendita e gli allori della critica grazie al meticoloso lavoro di Chris Claremont – che ne ha scritto le storie per sedici anni consecutivi – e dei vari autori che si sono succeduti sulle testate principali e secondarie, alcuni dei quali meriterebbero di tornare ad occuparsi dei Figli dell’Atomo, anche solo come “supplenti di lusso” o su “progetti speciali” come maxiserie, miniserie, annual e one-shot.
Ma, dodici anni prima, gli X-Men erano stati creati e Jack Kirby e, nel 1999, lo scrittore Joe Casey, coadiuvato dai disegnatori Steve Rude & Paul Smith & Michael Ryan & Esad Ribic ne ha rinarrato le origini nella miniserie Figli dell’Atomo.
A causa di un incendio, provocato dai poteri fuori controllo di un mutante, gli Stati Uniti vengono a conoscenza dell’esistenza dei cosiddetti “Homo Superior”; ed è da qui che Joe Casey inizia una indagine socio-politica impietosa, mostrando la nascita della “Milizia Antimutanti” il cui capo, William Metzger, è deciso a sfruttare la paura e la psicosi del “pericolo del diverso” per arrivare a diventare Presidente degli Stati Uniti.
Così avranno inizio gli sforzi di Charles Xavier per creare un gruppo proattivo a cui insegnare l’utilizzo etico dei propri poteri nel tentativo di dar vita a una “pacifica coesistenza” che funga da alternativa all’incarcerazione dei mutanti in prigioni o in campi di concentramento o, come visto nella saga L’Era di Apocalisse, una possibile conquista del mondo da parte loro per sopravvivere.
Ma è in particolare la figura di Magneto che viene analizzata, mostrandone gli errori di valutazione che lo spingeranno a convincersi che, per evitare che il suo popolo venga sterminato, la sola soluzione è quella di conquistare il pianeta e governarlo, invece di difendere i suoi simili dalle minacce “interne ed esterne” alla razza mutante, diventandone un “protettore nell’ombra” e lasciando a Xavier il ruolo di “promotore dell’integrazione mutante”.
X-Men – Figli dell’Atomo: un occhio al passato per conoscere il futuro