Domani 15 maggio 2020, su Tim Vision e su Netflix, ritorna una delle serie più famose e seguite dagli adolescenti: Skam ITALIA.

La quarta stagione mette al centro del racconto la storia di Sana, una giovane musulmana italiana, con un carattere molto forte, spesso cinico e con una personalità che nelle stagioni precedenti ha lasciato gli spettatori curiosi di conoscere i lati più misteriosi e meno raccontati.

Sumaya Abdel Qader, esponente della comunità femminile musulmana in Italia e consulente della sceneggiatura, ha colto l’occasione che occasionalmente si è creata con l’uscita della serie ed il ritorno di Silvia Romano, per esprimere il suo pensiero.

C’è un dibattito attorno alla questione sulla libertà di scelta, in questo caso è Silvia Romano la ragazza presa in questione, ma tantissime sono le donne che vengono giudicate quando le loro decisioni di vita non collimano con le opinioni della maggioranza. Chi siamo noi per sindacare cosa è vero e cosa non lo è?

Sumaya durante l’esposizione della sua opinione personale sulla vicenda, riconosce il dubbio che sorge riguardo la lettura del Corano alle Hawaii, visto che la ragazza è stata rapita da criminali, ragion per cui, lecito può risultare un possibile lavaggio del cervello.

Non si può secondo la consulente della sceneggiatura della serie finire nella violenza e nell’intolleranza. Una giovane donna di soli 24 anni ha finalmente potuto riabbracciare la sua famiglia e ritornare nel suo paese. Domenica 10 maggio doveva rappresentare un giorno di festa e di calorosa accoglienza, non un momento di giudizio.

Skam Italia4, racconta la storia di Sana, una ragazza che si trova a dover affrontare le differenze culturali che da sempre accompagnano la sua crescita. La fede islamica a cui lei è legata è soggetta alla libera interpretazione dei suoi coetanei, che spesso durante gli episodi, vediamo essere vittime di distorsioni interpretative.

In questa serie, il ruolo della donna viene messo al centro, grazie a questa giovane attrice, interpretata da Beatrice Bruschi, attraverso molteplici sfaccettature ma anche dubbi riguardo il concetto astratto dell’Islam che diventa reale rispetto a come viene vissuto dalla persona: non c’è fede, dove si evince l’obbligo.

Ludovico Bessegato, regista della serie, fa un invito al pubblico prima della visione: “Sono certo che gli spettatori non si faranno condizionare da quanto sta accadendo a Silvia Romano rispetto al suo ritorno; SkamItalia4, è una grande possibilità di approfondimento su questioni che forse non sono intavolate con facilità da un gruppo di adolescenti alle prese con i social network e con le futilità che spesso occupano le loro giornate. La serie, grazie all’impegno di tutto il giovane ma talentuoso cast, si impegna nel lanciare un messaggio importante: oltre il racconto dell’Islam da un punto di vista di cronaca, con la giusta interpretazione, impegnatevi ad osservare che esistono tante forme di vivere la libertà di religione!”.

Tutti siamo ormai in fermento per l’uscita di questa quarta stagione, che proprio perché stringe a sé una grande fetta di popolazione formata da giovani, prova, attraverso episodi arricchiti da feste e intrighi amorosi a raccontare delle realtà spesso complesse e non conosciute a fondo.

Uno degli attori italiani più in voga negli ultimi anni, Alessandro Borghi, durante la sua premiazione al David di Donatello 2019 come miglior attore protagonista, a fine discorso, disse una frase che merita di restar impressa nella mente di tutti quelli che si fermano ai pregiudizi, non guardando oltre: “Agli esseri umani e all’importanza di essere considerati tali a prescindere da tutto!

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Dott.ssa Marianna Amendola, laureata in Scienze della comunicazione presso l’universita Suororsola Benincasa. Iscritta attualmente al corso magistrale di comunicazione pubblica politica e sociale presso l’università Federico secondo. Insegnante e tecnico societario iscritta all'albo degli istruttori di ginnastica ritmica presso la FGI.