Gli scienziati delle università Tor Vergata di Roma e Torino, poche ore fa, hanno annunciato la scoperta di un composto naturale proveniente da cavoli, broccoli, cavolfiori, cavoletti di Bruxelles – l’indolo-3-carbinolo (I3C) – che si è dimostrato in grado di poter bloccare il coronavirus SARS-CoV-2 nelle cellule degli esseri umani, impedendone l’uscita e il diffondersi nel resto dell’organismo.
I test – che al momento vengono condotti unicamente in vitro, sembrano poter gettare le basi per una serie di potenziali farmaci in grado di riuscire ad ostacolare non solo la replicazione virale, ma anche la trasmissione del COVID-19.
Dai dati raccolti finora, il blocco che si genera da esso è in grado di colpire gli enzimi che risultano responsabili della fuoriuscita virale – un procedimento di tipo biologico chiamato “cell egression” – riuscendo ad arrestare l’infezione e a neutralizzare l’agente patogeno; grazie ai risultati ottenuti in laboratorio, gli scienziati sono fiduciosi sul fatto che si possa riuscire a passare alla fase clinica in breve tempo, per poterne dimostrare le capacità antivirali anche negli esseri umani.
L ‘indolo-3-carbinolo (I3C), nelle prove di laboratorio, ha dimostrato potenti effetti antivirali e inibitori della fuoriuscita virale; salvo complicazioni, dovrebbe essere possibile mettere a punto farmaci dotati del principio attivo in grado di bloccare la replicazione del virus e ad arrestarne la trasmissione, anche nel caso di combinazioni con altre terapie.
Fonte articolo: scienze.fanpage.it
Fonte foto: notiziescientifiche.it