5 maggio 1998: il comune di Sarno subisce una devastante frana che uccide ben centossessanta persone – centotrentasette in città e ventitré nell’epicentro del cratere – diventando una tragedia nazionale. Da allora, per Fabrizio Curcio, capo dipartimento della Protezione Civile, le cose sono dovute cambiare: la filiera dell’allertamento e il monitoraggio del territorio sono stati resi più efficaci, insieme al potenziamento dell’analisi pluviometrica. Inoltre, è stato creato il sistema previsionale meteorologico, che ha permesso di evitare, in diversi casi, situazioni analoghe: il tutto grazie ad attività previsionali e di prevenzione, nella speranza che si possa arrivare il più vicino possibile a un rischio che si avvicini allo zero.

FONTEansa.it
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