In genere, è meglio cercare di non accompagnare il consumo di frutta con quello di altri alimenti come carboidrati e proteine. Questo perché nello stomaco fermenta velocemente e a un ritmo diverso rispetto agli altri cibi: ne possono derivare interferenze digestive. Ma non è vero che, come dessert, bisognerebbe evitarla tutta.
Alcuni, infatti, contengono enzimi digestivi, spesso molto simili alla pepsina, enzima adibito alla digestione. I più citati sono l’ananas, la papaya e il mango; ma anche una mela dopo pranzo o cena è consigliabile: stimola la secrezione di succhi gastrici. Sempre fresca, non trattata.
L’ananas contiene bromelina, che aiuta a digerire le proteine, ed è un importante enzima proteolitico. E’ dunque consigliato dopo un abbondante pasto proteico. Questa sostanza ha anche un effetto antinfiammatorio e, a dosi maggiori, dimagrante; in più, passa nel sangue e svolge la sua attività antinfiammatoria in tutto l’organismo.
Due avvertenze: può interferire con i farmaci anticoagulanti, nel caso si assumano, e può essere controproducente in presenza di ulcera allo stomaco o al duodeno in grandi quantità. Un altro motivo per mangiarla dopo un pasto abbondante è che si tratta di un frutto ipocalorico: infatti lo si consiglia a chi deve perdere peso. Inoltre, è ricco sia di vitamine che di fibre, ottime per l’intestino e di minerali.
Fonte articolo & foto: https://casabenessere.wordpress.com/2013/04/05/digerire-con-la-frutta, 05 aprile 2013