E’ prevista per domani una nuova manifestazione da parte dell’Associazione Botteghe di S. Gregorio Armeno, costituita da tutti i maestri artigiani dell’arte presepiale di Napoli. I referenti della stessa si faranno portavoce presso il Presidente della Regione De Luca, delle proprie istanze, e chiederanno delucidazioni in merito al piano vaccini.

L’Associazione, guidata dall’architetto Gabriele Casillo, vanta tra i soci fondatori nomi di spicco a livello internazionale, con maestri artigiani le cui opere abbelliscono le case e non solo, di molti attori, nonché personaggi politici e sportivi conosciuti a livello mondiale. Un patrimonio artistico e di tradizione partenopea che a causa della pandemia langue da più di un anno.

Tristi immagini quotidiane mostrano la ben nota “via dei presepi“, ovvero via S. Gregorio Armeno, assolutamente deserta, con le saracinesche di negozi e laboratori abbassate; ma dietro quelle saracinesche ci sono “persone“, con le mani sporche di terracotta ed i grembiuli imbrattati di colla e colori, molte delle quali hanno dedicato una vita intera a realizzare veri capolavori che grandi artisti ci invidiano. Queste stesse persone, dopo più di 12 mesi senza lavoro, sono esauste, fiaccate nelle finanze e nello spirito!

Ciò che lamentano i maestri presepiai, è la mancanza di aiuti da parte delle istituzioni per poter superare la crisi economica scatenata dalla pandemia. Errori di valutazione, come nella prima fase di chiusure, in cui i loro Codici Adeco sono stati assimilati a quelli dei piastrellisti (che hanno continuato a lavorare perché legati all’edilizia), cosa che non gli ha consentito di accedere ai ristori, li stanno mettendo in ginocchio, e continuando così, molte delle botteghe ancora esistenti saranno costrette a chiudere in maniera definitiva, finendo per essere sostituite da altri tipi di attività. Ciò porrà fine a quella tradizionale unicità di San Gregorio Armeno, conosciuta in tutto il mondo.

Come sempre in questo tipo di momenti, non manca chi cerca di approfittare delle difficoltà altrui, e così, nugoli di agenti immobiliari si aggirano per fare l’affare, forse per trasformare “la strada dei presepi” in un mero luogo di commercio. Così, per scongiurare una tragedia, ecco che domani l’Associazione Botteghe di S. Gregorio Armeno chiederà che la regione proceda con un piano vaccini che preveda la celere immunizzazione dell’intero Centro Storico di Napoli, tra l’altro riconosciuto Patrimonio Unesco. Ciò consentirà di essere pronti alla riapertura ed accoglienza dei turisti, unico ossigeno per un comparto che rappresenta una delle eccellenze partenope

Laddove si pensa alle isole Covid Free per poter ripartire in sicurezza, ecco che è ragionevole parlare anche di Centro Storico Covid Free, un centro che è sempre stato il cuore propulsore di un’economia sana! Chiaramente verranno richiesti anche concreti sostegni di tipo economico, come finanziamenti per metà a fondo perduto e per l’altra metà a tasso agevolato, insieme a sgravi fiscali; il tutto per arrivare ad ottobre e superare dicembre, così da garantire una sopravvivenza minima delle storiche botteghe.

Salvare S. Gregorio Armeno non significa solo salvare un settore, ma un attrattore naturale del turismo, che garantisce un flusso enorme di visitatori nazionali e stranieri; e non di minore importanza, significa non lasciare che muoia la tradizione, come complesso di memorie, notizie e ricordi trasmesse da una generazione all’altra. Perdere la propria memoria, significa perdere la propria identità.

 

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Dott.ssa Assunta Mango, laureata in economia all’Università Federico II, giornalista, scrittrice, ricercatrice e mobility manager, addetta alla selezione e valutazione del personale nonché progettista presso il Comune di Napoli. Ha pubblicato: “Napoli Esoterica: I tre Decumani“, "Tempo e Tradizioni: I mestieri nel Presepe Napoletano", "Storie e leggende tra i due laghi“, "Mirate al cuore", "Io, sono Giuditta". Regista e sceneggiatrice di commedie teatrali e socia fondatrice dell’Associazione “Oltre i Resti“.