La storia degli Stati Uniti è sempre stata abbastanza strana e difficile da comprendere per noi europei.
Però, tra eroi nazionali esaltati per azioni di scarsa rilevanza, cowboy, self-made man e tante (ma tante) guerre, anche la prima potenza mondiale comincia, ormai, ad avere una sua storia abbastanza corposa.
Ma nella massa di vicende strane e di curiosità, che costituisce una delle parti più interessanti di questa materia, sarà certamente sfuggito a molti che gli Stati Uniti abbiano avuto un imperatore.

Jushua Abraham Norton nacque nel Kent (in Gran Bretagna) nel 1819.
Dopo un breve periodo in Sud Africa, si trasferì a San Francisco (negli Stati Uniti) per dedicarsi agli affari.
Nel 1853, cercando di speculare sul prezzo del riso, perse tutto il suo capitale e lasciò la città.
Vi tornò nel 1859, e, per combattere quelli che riteneva essere i più gravi problemi del Paese, scrisse una lettera a tutti i giornali di San Francisco in cui si dichiarava Imperatore degli Stati Uniti.

«A perentoria richiesta e desiderio di una larga maggioranza di questi Stati Uniti, io, Joshua Norton, un tempo cittadino di Algoa Bay, Capo di Buona Speranza, e oggi e per gli ultimi scorsi 9 anni e 10 mesi cittadino di San Francisco, California, dichiaro e proclamo me stesso Imperatore di questi Stati Uniti; e in virtù dell’autorità in tal modo acquisita, con la presente ordino ai rappresentanti dei diversi Stati dell’unione di riunirsi in assemblea presso il Music Hall di questa città, in data primo Febbraio prossimo venturo, e lì procedere alla modifica delle leggi esistenti dell’Unione al fine di correggere i mali sotto i quali questa nazione si trova ad operare, e in tal modo ripristinare la fiducia, sia in patria che all’estero, nell’esistenza della nostra stabilità e integrità. Norton I, Imperatore degli Stati Uniti»

Ovviamente il povero Norton aveva perso la ragione, ma nonostante ciò il suo proclama fu pubblicato dal San Francisco Bullettin e la sua fama si diffuse in tutto la città.
Dopo aver trovato una divisa adeguata alla sua posizione, si diede all’ispezione di cantieri navali ed edifici pubblici e cominciò a stampare note di credito.
Certamente il fatto che nell’aspetto fisico somigliasse a Napoleone III, Imperatore dei Francesi, aiutò molto a plasmare la figura di sovrano autoproclamato.
Ma il suo potere si limitò alla consuetudine di farsi ospitare gratis in tutti i ristoranti.
Esercitando la sua carica politica “sciolse” il Congresso nel 1859, licenziò Abraham Lincoln nel 1862, dichiarò in arresto il suo successore e si nominò Protettore del Messico.
Ovviamente nessuno prese sul serio questi ordini, ma la sua fama crebbe sempre più (come anche le leggende sul suo conto).

Le avventure dell’Imperatore si conclusero nel 1880, sempre a San Francisco.
Per il suo funerale si radunarono 10.000 persone e le spese furono pagate dalla devota città, in cui il sovrano aveva vissuto durante tutto il suo regno.
Sulla sua tomba è scolpito: “Norton I, Imperatore degli Stati Uniti e Protettore del Messico”.

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