Napoli, città di mare che si fa amare… che ispira canzoni romantiche e accompagna i sogni palpitanti di cuori di giovani amanti.

Quelle spiagge dorate che ammantate di ricordi di giovani spensierati che librano nel cielo azzurro che diviene osmosi coll’orizzonte delle acque glauche del Golfo, mentre dimora lontano e silente… il signor Vesuvio testimone di questi innamoramenti.

Ma quelle stesse acque, salate e riflessi di storia, evaporano leggende e tradizioni, di sentimenti e di amori che non sempre sono a lieto fine!

Questa leggenda narra la storia di un grande passione non corrisposta e che finisce in tragedia.

Una coppia di sposi, dai racconti, di nome Tecla e Bruno, ma se l’uomo l’amava follemente, purtroppo a sua volta, lei non ricambiava.

Più che altro per lei c’era stato amore, ma questo si era oramai tramutato in affetto, forse perché colpevole, ma in Tecla sempre più aumentava quella indifferenza che l’allontanava e la rendeva gelida.

La storia continua sottolineando che la donna aveva sempre avuto un carattere poco frivolo e molto rigoroso, e che appunto solo un colpo di fulmine poteva averla fatta cadere nel tranello dell’amore ‘nuovo’.

Innamoratasi di un ragazzo: Aldo dai meravigliosi lineamenti, con costui inizia una storia clandestina ed extraconiugale. Un giorno i due decisero di fuggire e di andare lontano, ed organizzarono la ‘fuga d’amore’ traghettati di notte su di una barca.

Quando salirono sulla barca a traghettarli non vi era l’uomo con cui si erano accordati, poco al largo il barcaiolo mentre i due amanti si baciavano si scoprì e apparve Bruno. Tecla fu spaventata alla vista del marito, e non solo perché il marito li aveva presi in fragranza, ma perché aveva tramato e organizzato il tranello.

Tra i tre iniziò una lite, i due uomini iniziarono a discutere, pochi istanti e la barca si capovolse, i tre caddero nelle gelide acque profonde. quella distesa di acqua smossa dalla passione e dall’odio divenne una lastra trasparente che suggellava l’ormai silente morte che aleggiava in quel tratto di mare… di un amore che per sempre viene ricordato.

Oggi, questa storia viene raccontata nelle notti calde d’estate di Napoli, aggiungendovi che: “Dio consenta agli innamorati ‘veri’ che si affacciano sugli scogli di Posillipo di preservarli”, e di non essere colpiti da un amore che strugge altri altrimenti potrebbero salire sulla barca che appare in quelle sere di luna su una barchetta lontana che nel Golfo, secondo le dicerie, si vede ancora con Aldo e Tecla, ma che non poggia sull’acqua ne è sollevata… memore dell’ultimo bacio e prova inconfutabile del grande amore.

fonte ph: eurogamer

FONTEeurogamer;
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