Gli antichi medici d’Oriente lo chiamavano “reishi” o “erba dell’immortalità”, ma il nome botanico di questo grande fungo color rosso fuoco è Ganoderma Lucidum, ed è eccellente per tenere a distanza virus, artriti e reumatismi, proteggendo anche cuore e circolazione.

Dopo numerosi studi di laboratorio, oggi possiamo scientificamente affermare che il suo estratto agisce come un vero e proprio farmaco per il trattamento di svariate patologie, che vanno dall’artrite al diabete, dalla cefalea all’ipertensione. E, durante i mesi più freddi, questo generoso vegetale è anche un toccasana per potenziare le difese e aumentare la resistenza contro freddo e stanchezza.

Un potente vaccino per l’inverno

L’azione terapeutica è determinata dal suo contenuto di aminoacidi / alcaloidi / polisaccaridi / fibre alimentari, oltre a calcio / ferro / fosforo / acido pantotenico – vitamina B5 – essenziale per la funzione nervosa, il metabolismo e per il trasporto di energia nell’organismo.

Inoltre aumenta le difese, ed è un potente antinfiammatorio – ma privo degli effetti collaterali tipici dei FANS – e, grazie alla presenza di adenosina, rilassa il sistema nervoso centrale con effetti calmanti e anti-insonnia.

Come si assume

Fino a marzo, va presa una capsula di Ganoderma al dì, preferibilmente la mattina prima di colazione, accompagnandola con un bicchiere d’acqua o una tazza di tè verde. Ai primi sintomi di infreddatura o se vuoi accelerare la convalescenza, vanno prese due dosi al giorno, fino a miglioramento.

Fa bene anche perché…

  1. Rigenera il fegato – anche in caso di epatiti – e l’intestino, perché rinnova la flora batterica
  2. Abbassa il colesterolo e aiuta a tenere sotto controllo i livelli di zuccheri nel sangue (glicemia)
  3. Previene le degenerazioni cellulari, ringiovanisce i tessuti e contrasta la caduta dei capelli

 

Fonte articolo & foto: https://casabenessere.wordpress.com/2014/11/15/un-immunostimolante-migliore-degli-antibiotici, 15 novembre 2014

Articolo precedenteAccumuli di Grasso: Si Possono Ridurre Grazie al Tè Pu’er
Articolo successivoAmerica: scoperti i fossili di una specie sconosciuta di pipistrelli